Cinque terre a numero chiuso

Cinque terre: una rete di sentieri che si snoda su circa 120 chilometri di pura bellezza, tra paesaggi naturali sempre diversi tra loro.

Un’opzione vacanza che tira sempre di più, tanto che c’è stato bisogno di regolamentare il flusso di turisti: i percorsi sono diventati a numero chiuso dal primo giugno.

Più specificamente, per poter accedere ai percorsi bisogna avere con sé la Cinque Terre Card – acquistabile anche online.
C’è anche l’app fermaflussi disponibile su smartphone, che comunica in tempo reale quali sono i sentieri più affollati, e soprattutto quali sono chiusi perchè hanno registrato per la giornata il numero massimo di visitatori.

Provvedimenti necessari, dopo gli impressionanti numeri di visitatori registratosi tra Pasqua e Pasquetta.

La nuova organizzazione sicuramente contribuirà a rendere “meno affollata” la vostra prima esperienza di viaggio nelle Cinque Terre, dove ogni sentiero si dirama in una serie di varianti che rendono l’itinerario ancora più ricco e avventuroso per chi lo percorre.
Vediamo i tre più noti:

  • Il Sentiero Alto  si tratta di un’antica mulattiera che potrebbe addirittura risalire all’epoca romana, forse risalente all’epoca romana, che percorre lo spartiacque che separa il mare dall’entroterra.
    Il percorso completo, che misura circa 40 km e tocca quote di 1.300 metri di dislivello, parte da Levanto per terminare a Porto Venere, ed è intercettato da sentieri secondari che scendono verso il mare.
    La “passeggiata” dura dieci ore, quindi è consigliabile dividerla in tappe approfittando dei punti di ristoro.
    Un itinerario accessibile a tutti, ma è d’obbligo un abbigliamento adatto ed è consigliato un minimo di allenamento.
  • Il Sentiero Azzurro – è il sentiero n°2, il più noto ai turisti.
    Si tratta di uno dei più belli e famosi percorsi pedonali d’Italia, per la bellezza dei suoi paesaggi e anche perchè non presenta particolari difficoltà, quindi è perfetto se si vuole fare un po’ di moto anche senza essere particolarmente sportivi.
    Un itinerario che esiste dal Medioevo, costellato di mulattiere che salgono fino al crinale, offrendo una fitta ragnatela di percorsi attraverso piccolissimi paesi e santuari.
    E’ possibile sia percorrere il sentiero in una giornata, sia dividerlo in tappe.

L’unico tratto del Sentiero Azzurro che non ha origini medievali è la famosa Via dell’Amore, un itinerario scavato nella roccia e creato tra le due Guerre Mondiali, costruito nel periodo delle guerre mondiali tra Manarola e Riomaggiore, e tra Riomaggiore e La Spezia.

Gli scavi erano stati eseguiti per la necessità di realizzare dei depositi di esplosivo lontani dai centri abitati,  ma divenne subito una meta presa di mira dagli innamorati per la bellissima posizione panoramica con vista sul mare e l’incredibile varietà di piante esotiche, dall’agave al fico d’india.

  • La Via dei Santuari – i paesi delle Cinque terre sono, appunto, cinque, e ad ognuno corrisponde un santuario.
    Le Cinque pittoresche chiese sono collegate al rispettivo borgo da ripide mulattiere, che devoti del luogo e pellegrini percorrono soprattutto in occasione delle ricorrenze speciali.
    Va da se quindi, che la Via dei Santuari è il percorso che unisce tutti e cinque gli edifici di culto.
    L’itinerario si può percorrere a piedi, in bicicletta o anche a cavallo e attraversa piccoli nuclei abitati, a volte abbandonati, rigogliosi orti e terreni che regalano viste davvero affascinanti.

Info: inliguria.net

 

 

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