Firenze al femminile, una guida non convenzionale per scoprire la Vecchia Signora

La sorpresa di Firenze che si rinnova a ogni viaggio. Il piccolo golfo dell’Arno così bene “male” illuminato la sera nei lungarni, la linea sempre aurea dei palazzi, lo svolgersi delle strade, la nettezza dei particolari, il nitore del cielo e dei profili. (Ennio Flaiano)

Firenze è donna. È meraviglia, incanto, storia, affreschi e chiese, vicoli e borghi. Una delle città più belle al mondo abbracciate e cullate dall’aurea sempre accesa del Rinascimento. Divisa in due dal fiume Arno che però, innamorato, a un certo punto decide di collaborare con l’uomo riunendola con l’aiuto dei suoi splendidi ponti.

Terra di poeti e artisti, di geni creativi e muse. Pezzi di storia che sbucano da ogni angolo regalando racconti ai posteri, al moderno.

Firenze di Dante, Michelangelo, Brunelleschi e del Magnifico. Tutti ‘omini’? Sembra, ma la storia ormai ci insegna che dietro a ogni grande uomo c’è sempre una grande donna. Anzi, ancora di più, che l’omo sia grande o meno, le donne ci sono sempre.

Senza Beatrice Dante l’avrebbe scritta quella Commedia così Divina? E senza l’Elettrice Palatina, avremmo in città tutte le meraviglie che vengono ad ammirare da ogni parte del mondo? E ancora lo sapevate che macarons e forchetta sono merito della bruttina ma ganza Caterina de’ Medici che si porta a corte tutti i migliori chef?

Dalle nobildonne fiorentine alle moderne imprenditrici, la donna ha contribuito certo non poco a rendere il colorito universo fiorentino quel che oggi è. E una guida tutta al femminile è pronta a svelare in 160 pagine i misteri e le bellezze che questa città regala ancora oggi a tutto il mondo. Marina ‘Morgatta’ Savarese, scrittrice, blogger e designer, trapiantata in città dalla costa sorrentina 17 anni orsono, è l’autrice di “Firenze al femminile” e con irriverenza racconta di lei, Madonna Firenze, che regala perle e angoli nascosti.

Quindi, bando alla noia delle classiche guide turistiche, eccone una non-convenzionale e irriverente e, come la stessa autrice anticipa al suo lettore, quel che si trova qui “è una Firenze raccontata da me, figlia del mio vivere quotidiano, dell’errare da un luogo all’altro, delle mie scoperte casuali e del mio avere a che fare con i suoi abitanti”.

Gli abitanti. I fiorentini, gente non semplice, “vanno saputi prendere, all’occorrenza, anche un po’ in giro, bonariamente, per scalfire quella spocchia ereditata dalle glorie del passato”.

E così che al lettore viene data una panoramica della città, dei monumenti, presentati come fossero persone con cui l’autrice ha quasi instaurato un dialogo; di storie e aneddoti fiorentini da lei vissuti; di negozi e posti speciali da lei frequentati. Che magari non sono quelli presenti in ogni classica guida, ma non per questo sono meno degni e meritevoli di essere conosciuti. Proprio loro che concorrono a far della bella Firenze la città che oggi si presenta al mondo.

Una luce puntata sul mondo femminile. Chi è Firenze?

È una ‘nonna nostalgica’ appoggiata al suo passato, ma anche una ‘vecchia ciaccona’ che si diverte a non farsi mai gli affari suoi. Per non parlar del suo esser ‘signora altezzosa’, formale e composta, che si diverte a far sfoggio di collezioni di dipinti sui muri delle case.

È una città dalle tante sfaccettature e dai mille volti che l’autrice racconta portando in giro con lei il lettore. Sta poi a lui scegliere il preferito.

Quando partire, come arrivare e come spostarsi in città innanzitutto.

Lasciate pure la macchina o voi che entrate. Questo il primo diktat da non dimenticare:

si, perché Firenze, come ricorda Savarese, è una grande paese da ammirare e conoscere rincorrendo la filosofia dello slow tourism. Il consiglio è quello di vagare a piedi o in bicicletta per godersi appieno, viali, ponti, lungarni, vicoletti e strade.

Entrare a Firenze significa anche immergersi nella cultura fiorentina, alla cui base c’è sicuramente una lingua e una cadenza tutte proprie. E questa guida turistica lo sa bene e ha deciso di dare il giusto spazio a un vero e proprio glossario con parole e nomi tipici, da memorizzare e utilizzare all’occasione.

Sapete cos’è il Chiasso? Nient’altro che una via molto stretta situata tra palazzi, dove si poteva fare confusione.

E i mille ponti fiorentini. Quelli che rimettono insieme una sponda e l’altra dell’Arno:

dal più antico e famoso – Ponte Vecchio – l’unico a resistere ai bombardamenti della Seconda guerra mondiale, fino al Ponte alla Carraia. E poi il Ponte delle Grazie, il Ponte Santa Trinità, il Ponte Giovanni da Verrazzano, il Ponte Varlungo e tanti altri.

Dante a Firenze è ovunque. Il suo nome risuona ed echeggia tra vie, edifici e monumenti.

Sono 3 i punti di riferimento: la Casa di Dante, la Statua del sommo poeta (sul lato sinistro della Basilica di Santa Croce) e il Sasso di Dante (in piazza delle Pallottole).

C’è un itinerario alla scoperta delle donne che a Firenze hanno lasciato indelebili impronte – nel passato come oggi.

Da Caterina de’ Medici, la bruttina e geniale a Elettrice Palatina, l’ultima dei Medici e la donna a cui il mondo deve tutto il patrimonio presente agli Uffizi. Tracce di donne che a Firenze si ritrovarono per nascita, scelta e amore ce ne sono altre. Come Eleonora Duse, che nelle ville di Settignano celebrò il suo amore con D’Annunzio; Plautilla Nelli, une delle prime pittrici fiorentine devota e dedita alla realizzazione di dipinti a soggetto religioso, le cui opere sono conservate nel Museo di San Marco. C’è poi Anna Maria Enriques Agnoletti, eroina della resistenza toscana che lottò contro il fascismo, fino alle più contemporanee donne di Toscana: Margherita Hack, regina della scienza e degli astri, Oriana Fallaci, donna che ha fatto la storia del giornalismo e alla più giovane e amata musicista, la rockettara Irene Grandi.

E poi un itinerario tra monumenti, edifici e simboli fiorentini, vissuti come fossero gente di Firenze:

come la Basilica di Santa Maria del Fiore, Palazzo Vecchio, la Loggia della Signoria, Piazza della Signoria, il Campanile di Giotto, il Battistero, la Galleria dell’Accademia con il suo David di Michelangelo, gli Uffizi, la Chiesa di Santa Maria Novella.

Una guida in cui trovano posto anche i percorsi alternativi al Rinascimento, come i musei insoliti, la Firenze Oltrarno, le Madonne Fiorentine sparse per la città, gli atelier e le botteghe, i migliori posti in cui concedersi un pranzo o una cena, le vie della moda e dello shopping, le location per brindare e fare un aperitivo. E poi ancora il mondo artigiano fiorentino, i mercati, i love spot (angoli romantici in cui giurarsi eterno amore). Tutto con uno stile brillante, ironico e anticonvenzionale, pronto a scoperchiare il lato più frizzante della bella Firenze.

Marina Savarese, Firenze al femminile. Guida turistica, Milano, Morellini Editore, 2017, pp. 160

Info: Morellini Editore

 

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