Giornata Internazionale del Rifugiato: il vero problema sono le siccità e alluvioni

Oggi, martedì 20 giugno, è la Giornata internazionale del rifugiato, indetta dalle Nazioni Unite per commemorare l’approvazione del 1951 dell’omonima Convenzione.

Attualmente sono 21,5 milioni le persone che ogni anno sono costrette a lasciare le proprie case a causa di siccità, tempeste o alluvioni.

Un numero quasi doppio rispetto alle persone costrette a fuggire da guerre e violenza, come testimoniano i dati del 2015 denunciati da Greenpeace Germania nel rapporto “Climate Change, Migration and Displacement”.

Questa forma di migrazione “ambientale”, secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM)”, è causata dal cambiamento climatico e dall’eccessivo sfruttamento delle risorse naturali.

Il degrado ambientale, così formato, distrugge le basi materiali della sussistenza e sempre più espone le persone colpite al rischio di disastri naturali.

“Eventi meteorologici estremi sempre più frequenti” – dichiara Alessandro Giannì, direttore delle campagne di Greenpeace Italia –“costringono milioni di persone nei Paesi più poveri ad abbandonare le proprie case in cerca di sicurezza. I Paesi più industrializzati e i Paesi in via di sviluppo devono lavorare insieme per trovare soluzioni concrete, sia per affrontare direttamente questi fenomeni che per sostenere e proteggere chi non ha altra scelta che lasciare la propria casa”.

 

Fonte: Ansa ViaggiArt

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