“Nuove frontiere dell’ospitalità, dal web al new business”, il tavolo di Confindustria Alberghi sul mercato che cambia

Il terzo appuntamento di “Nuove frontiere dell’ospitalità, dal web al new business”, organizzato da  Associazione Italiana Confindustria Alberghi, si è tenuto lo scorso 13 giugno a Bari presso la sede di Confindustria Bari e BAT.

L’evento si è rivolto agli operatori del settore alberghiero della Puglia e della Basilicata. I lavori si sono concentrati sulle dinamiche legate all’online per capire le evoluzioni del mercato turistico ed intercettare nuovi flussi.

I rappresentanti delle Associazioni, delle istituzioni e di TripAdvisor sono intervenuti nel corso della giornata per portare l’attenzione sulla valorizzazione del business alberghiero evidenziando le potenzialità del mondo digitale. I dati presentati da TripAdvisor sui cyberg turisti mondiali dimostrano che Basilicata e Puglia vantano una valutazione positiva, rispettivamente di 4,38 e 4,28 in una scala da 1 a 5. Le destinazioni regionali più gettonate sono Matera e Lecce. I turisti stranieri provengono soprattutto da Usa e Regno Unito per quanto riguarda la Basilicata mentre inglesi, statunitensi, francesi e tedeschi sono i più interessati alla Puglia.

Questa iniziativa ha offerto a tutti gli albergatori ed agli operatori turistici associati a Confindustria Puglia e a Confindustria Basilicata, l’importante opportunità di  dialogare con loro, in maniera costruttiva – ha dichiarato Massimo Salomone, Presidente della Sezione Turismo di Confindustria Bari e Batconfrontandosi sulla gestione della reputazione online e sugli strumenti e le strategie commerciali per incrementare il proprio business”.

Per la Basilicata – le parole di Francesco Garofalo, Presidente della Sezione Turismo di Confindustria Basilicata – vi sono ancora significative potenzialità da valorizzare e, anche grazie all’effetto traino esercitato da Matera, Capitale Europea della Cultura per il 2019, siamo convinti di poter migliorarci nel corrispondere alle aspettative di quanti vorranno conoscere la nostra terra”.

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