A Pompei arrivano il Prometeo e l’Antigone di Massimo Luconi

Pompei. Tra gli spettacoli classici che dal 22 giugno andranno in scena nell’antico teatro romano vi è anche l’Antigone di Massimo Luconi.

Il regista toscano fa così ritorno al Teatro Grande di Pompei, dopo quasi 35 anni, quando, nel 1982, accompagnava Michele Placido nella versione del Pilade di Pasolini.

Due gli spettacoli che animeranno l’estate pompeiana:

  • Il Prometeo di Eschilo, dal 30 giugno al 2 luglio, modellato sulla personalità dell’attore Luca Lazzareschi,
  • Antigone, una storia africana, nelle sole giornate del 5 e 6 luglio, che parte dalla rielaborazione del testo sofocleo scritta dal francese Jean Anouilh nel 1941.

La novità dell’Antigone sta nella scelta di far recitare l’opera ad attori senegalesi.

La protagonista è la 25enne Aminata Badij, scovata a Saint-Luois, nel nord del Senegal.

Come ha dichiarato lo stesso regista, “tutto nasce da un percorso di formazione per giovani attori che conoscevano già l’Antigone di Anaouilh perché l’avevano studiata a scuola come simbolo della Resistenza”.

Oltre alle parole dello scrittore francese, Luconi ha voluto inserire nel proprio spettacolo i canti della tradizione africana, le sue storie, commentate in scena da un vero griot, il cantore della tradizione orale, in lingua wolof.

Sempre dal Senegal arrivano anche i musicisti e lo scultore Moussa Traore, che firma l’installazione collocata al centro della scena del Promoteo: una maschera totemica che veglia su un altro grande ribelle che ha segnato la storia della nostra cultura occidentale.

Prometeo e Antigone sono due ribelli rivoluzionari che per affermare il loro pensiero hanno lottato fino alla morte: il primo per portare il fuoco agli uomini, la seconda per dare giusta sepoltura ai fratelli Eteocle e Polinice, nonostante il parere contrario dello zio Creonte.

“Tutti i giorni ci troviamo di fronte a dilemmi simili” – continua Luconi – “salviamo dal mare i migranti che approdano sulle nostre coste, oppure li lasciamo annegare?”.

Il dittico che indaga il tema della rivolta fa parte del ciclo di spettacoli scelti per la prima edizione di Pompei Theatrum Mundi, la rassegna di drammaturgia antica in programma dal 22 giugno al 23 luglio.

In cartellone anche le regie di Luca De Fusco per l’Orestea di Eschilo, dal 22 al 25 giugno, Andrea De Rosa per le Baccanti di Euripide, dal 14 al 16 luglio, e Carlo Cerciello per Fedra di Seneca, 22 e 23 luglio.

Info sul sito del Teatro Grande di Pompei: www.pompeiisites.org

Fonte: Repubblica

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