Il fatto è che in Giorgione si manifesta quello scadere dell’importanza del soggetto, a vantaggio dell’espressione artistica, che anticipa tutta l’arte moderna.
Lionello Venturi
Due sedi storiche della città di Roma, Palazzo Venezia e Castel Sant’Angelo, ospitano la mostra Labirinti del cuore. Giorgione e le stagioni del sentimento tra Venezia e Roma in programma dal 23 giugno al 17 settembre.
Fulcro dell’esposizione il capolavoro di Giorgione “I due amici”: opera poco conosciuta, ma di grande importanza nell’ambito della ritrattistica del Cinquecento. Rispetto alle opere precedenti, non solo venete, si contraddistingue per l’inedita sintesi di elementi che sottolinea lo stato d’animo e l’espressione dei sentimenti d’amore, facendone il primo esempio di una nuova concezione della funzione del ritratto nell’arte.
L’opera è strettamente connessa al clima culturale della gioventù patrizia lagunare nel momento di massima espansione politica, alla vigilia del ridimensionamento a cui sarà costretta la Serenissima.
Il doppio ritratto di Giorgione è conservato nelle collezioni di Palazzo Venezia, ma è attestato a Roma fin dall’inizio del Seicento. Ciò testimonia gli stretti legami che Giorgione ebbe con Roma, legami che ben si inseriscono nella più ampia rete di rapporti tra la Serenessima e la Città eterna.
Luogo cardine di questa relazione tra i due Stati fu Palazzo Venezia, dimora romana di un accertato collezionista, e con ogni probabilità anche committente, del pittore di Castelfranco: il cardinale Domenico Grimani, con papa Paolo II Barbo uno dei personaggi chiave dei rapporti politici, diplomatici e culturali tra i due stati tra la fine del Quattrocento e i primi due decenni del Cinquecento.
Ed è proprio nell’Appartamento Barbo che si sviluppa la prima sezione della mostra, dedicata a quelle vicende storiche e alla straordinaria novità dei due amici di Giorgione nelle vicende artistiche del primo ‘500.
La mostra poi prosegue a Castel Sant’Angelo, negli Appartamenti papali, dove è allestita la seconda sezione, con altre opere provenienti da importanti musei del mondo, di grandi maestri del Cinquecento tra cui Tiziano, Tintoretto, Romanino, Moretto, Ludovico Carracci, Bronzino, Barocci e Bernardino Licinio.
Il percorso espositivo comprende complessivamente 45 dipinti, 27 sculture, 36 libri a stampa e manoscritti, oltre a numerosi altri oggetti, stampe e disegni.
Credits
Labirinti del cuore. Giorgione e le stagioni del sentimento tra Venezia e Roma
A cura di Maria Dal Pozzolo, con la collaborazione di Lina Bolzoni, Miguel Falomir, Silvia Gazzola, Augusto Gentili e Ottavia Niccoli.
L’allestimento in entrambe le sedi è progettato dallo studio De Lucchi.
La mostra è promossa e organizzata dal Polo Museale del Lazio, con la collaborazione di Civita Mostre.
Informazioni
Labirinti del cuore. Giorgione e le stagioni del sentimento tra Venezia e Roma
Museo Nazionale del Palazzo di Venezia
Piazza Venezia
Martedì/domenica 8.30 – 19.30 (Chiuso il lunedì)
In occasione degli eventi serali e della rassegna il Giardino ritrovato il Palazzo sarà visitabile fino alle 23,30
Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo
Lungotevere Castello, 50
Tutti i giorni 9.00 – 19.30
In occasione degli eventi serali della rassegna Sere d’Arte il Castello sarà visitabile fino alle 23,30
Biglietti
Biglietto unico per Castel Sant’Angelo e Palazzo di Venezia, valido 3 giorni
Intero € 14,00
Ridotto € 7,00
Solo Palazzo Venezia
Intero € 10,00
Ridotto € 5,00
Sito: www.mostragiorgione.it
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