In occasione del terribile terremoto che ha coinvolto il Mediterraneo, con epicentro nell’isola greca di Kos, il Centro Allerta Tsunami dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) si è attivato per individuare con anticipo il maremoto diffondendo subito l’allerta agli altri istituti di ricerca, alla Protezione Civile e agli addetti alla sicurezza del Mediterraneo.
Il Centro Allerta Tsunami è attivo ufficialmente dal 1 gennaio di quest’anno anche se opera in via sperimentale già dal giugno 2014. Il sisma è avvenuto nella notte del 21 luglio tra l’isola di Kos e Bodrum (Turchia) di magnitudo 6.7 che ha generato anche uno tsunami.
Dopo dieci minuti dall’inizio delle scosse, il Centro, che opera per tutto il mar Mediterraneo, aveva già dato l’allerta ai turchi di possibili maremoti nella zona intorno all’epicentro che si è poi effettivamente verificato nella zona di Bodrum. Lo tsunami è stato individuato dal mareografo a 12 km a nord dell’epicentro, dove si è osservata un’anomalia del livello del mare di circa 30 cm picco-picco.
“Controlliamo tutti i terremoti del mondo che possono provocare uno tsunami a partire da una magnitudo di 5.5 – spiega il responsabile del Centro, Alessandro Amato, dell’Ingv – ci occupiamo di tutta la zona del Mediterraneo da Gibilterra al Mar Egeo e al Mar di Marmara“
Fonte: Ingv terremoti
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