Le balene sono tornate nella baia di New York dopo oltre duecento anni dal loro ultimo avvistamento: all’inizio dell’800 l’isola di Long Island era costellata di villaggi nati appositamente per la caccia ai cetacei, ma fu proprio la caccia indiscriminata ad allontanare gli animali dalla costa.
Negli ultimi anni si sono succeduti vari avvistamenti di questo enorme mammifero, l’ultimo risale allo scorso novembre quando nell’East River è stata avvistata Gotham. “Dal 2011 al 2014 si è passati da 5 a 106 avvistamenti di balene” – dichiara Paul Sieswerda, presidente di Gotham Whale, organizzazione che si occupa di monitorare gli avvistamenti di balene nella zona. Per questo varie compagnie di ferry hanno organizzato tour di whale watching nella Grande Mela tra grattaceli e ponti.
La notizia da un lato è positiva da un lato perché indica che le acque nella baia sono pulite, dal momento che le balene evitano le acque inquinate nelle migrazioni, dall’altro è preoccupante sia perché le acque sono troppo basse per poter contenere animali così grandi e questo potrebbe portare a spiaggiamenti, sia per l’incolumità dei naviganti che potrebbero scontrarsi con i cetacei.
Dalle balene odierne alle balene preistoriche: il più grande fossile di balenottera del Pleistocene rinvenuto al mondo si trova a Matera.
Di Giuliana, questo è il nome dato al fossile, non si sa ancora nulla. Il reperto venne scoperto nel 2006 presso la diga di San Giuliano, in provincia di Matera, da una coppia di agricoltori.
Nonostante l’importanza di questo rinvenimento, perché dimostrerebbe la presenza di mare a Matera milione di anni fa, per mancanza di fondi non sono stati fatti studi su questi resti che per ora giacciono nel cortile del museo archeologico Domenico Ridola di Matera.
Fonti: Ansa e The Guardian
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