Set cinematografici nel centro di Roma: il primo Municipio chiede una tassa

comitati di quartiere appartenenti al primo Municipio di Roma chiedono alle produzioni cinematografiche una tassa come forma di risarcimento nei confronti della città. Come riporta La Repubblica, il consiglio del municipio I ha approvato una delibera che invita il Comune a esaminare la materia entro 30 giorni. Il testo prevede la modifica della delibera comunale numero 44 del 22 marzo 2004 che esenta le produzioni che girano il 90% del film in città al pagamento della tassa sull’occupazione di suolo pubblico.

Le tariffe sono stabilite da una vecchia determina 35 del 1999 che fissava il costo a 889 lire per ogni metro quadrato di suolo pubblico e nella delibera municipale non sono indicate nuove cifre: “Dovrà essere il Consiglio comunale a determinarle. – spiega Yuri Trombetti, il presidente dell’associazione Centro solidale – Da residenti ci interessa però che la materia venga normata con regole chiare, che si elimini la discrezionalità da parte degli uffici pubblici nella concessione delle autorizzazioni e che venga garantito il rispetto dei territori “.

Per esigenze di scena spesso vengono spostati i cassonetti, divelti i cartelli stradali e al termine delle riprese nessuno si incarica di ripristinare lo stato dei luoghi. Il fastidio maggiore per i residenti è la sottrazione dei posti auto, senza un ritorno tangibile per la città.

A questo scopo nella nuova delibera si prevede l’introduzione di un verbale redatto dall’ufficio tecnico municipale, con la descrizione dell’area al momento della consegna e una controverifica del ripristino dello stato dei luoghi, al termine delle riprese. Per chi dovesse inoltrare le richieste di occupazione di suolo pubblico con urgenza, con meno di 20 giorni di preavviso rispetto alla data di inizio delle riprese, è previsto un aumento del 15% dell’importo dovuto.

Fonte: La Repubblica

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