Lo squalo mako, specie considerata “vulnerabile” all’estinzione secondo l’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn), rischia di scomparire a causa della pesca eccessiva. L’allarme è lanciato dai ricercatori della Nova Southeastern University e dell’Università di Rhode Island.
I ricercatori americani hanno monitorato alcuni esemplari nell’Atlantico nord-occidentale dotati di rilevatori e sono giunti alla conclusione che gli squali mako intrappolati dalle reti dei pescatori sono di gran lunga superiori a quelli comunicati dagli stessi pescatori. Il 30% dei 40 squali monitorati è stato catturato in attività ittiche.
Gli squali, inoltre, nuotavano nelle zone di competenza di 19 paesi e ciò, secondo Michael Byrne, autore principale dello studio, “sottolinea la necessità di cooperazione tra gli Stati per la gestione e conservazione di questi viaggiatori di lunga distanza degli oceani“.
Lo squalo mako è il più veloce e vive per lo più in acque tropicali e subtropicali ma alcuni esemplari sono presenti pure nel Mediterraneo. È stato citato anche in “Il vecchio e il mare”, celebre romanzo di Hemingway.
Fonte: Ansa
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