Cézanne “italiani” in mostra a Martigny

In esibizione fino al 19 novembre nella grande mostra dedicata all’artista, proposta dalla Fondation Gianadda a Martigny.

Cézanne. Le Chant de la Terre”rassegna dedicata all’artista francese, presenta anche delle opere appartenute a personaggi significativi della storia culturale italiana o perché provenienti dai musei del Paese. Quelle che si possono definire come opere “italiane”, sono esposte fra gli oltre cento capolavori dell’artista, fino al 19 novembre 2017 presso la Fondation Pierre Gianadda (Svizzera).

Innanzitutto sono da considerare due dipinti che appartennero a Egisto Paolo Fabbri. Fiorentino nato a New York nel 1866 e morto a Firenze nel 1933, li acquistò in occasione dei suoi soggiorni a Parigi, dove aveva una residenza, dopo essere rientrato in Italia dagli Stati Uniti con lo zio Egisto (1828-1894) che, morto il fratello Ernesto, aveva adottato lui e i suoi fratelli, prima del rientro in Italia nel 1883.

Il giovane Egisto Paolo aveva studiato pittura a New York alla scuola di Julian Alden Weir, pittore impressionista. L’arrivo in Italia e la possibilità di soggiornare a Parigi lo introdussero in modo diretto alla produzione impressionista e in particolare all’opera di Cézanne. Divenne così un appassionato collezionista e vero cultore dell’artista: un tutto di 38 ornavano le pareti del suo appartamento parigino: tra le quali:

  • La Côte des Jalais à Pontoise (1878-1879), ora di proprietà della Fondation Louis Vuitton di Parigi
  • Le Hameau du Valhermeil, Auvers-sur-Oise” (1881), oggi parte di una collezione privata di Tokyo ma che è passata fra diverse altre. 

Due anche le opere che possedette Lionello Venturi: l’olio Maison parmi les arbres (1904-1906) e l’acquerello “Rochers à Bibemus (1895-1900). Storico dell’arte raffinato e acuto, si  trasferì in Francia nel 1931 dopo essere stato rimosso dalla cattedra di Storia dell’Arte all’Università di Torino per non aver accettato di prestare giuramento di fedeltà al fascismo. Realizzò nel 1936 il primo catalogo dell’opera di Cezanne: Cézanne, son art, son oeuvre, dal gallerista Paul Rosenberg.

Ancora altre opere in mostra, come Le Cabanon de Jourdan” (1906): considerata l’ultimo dipinto di Cézanne. Proprietà di Riccardo Jucker, oggi è conservata presso la Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma. L’altra opera “italiana” è Esquisse de baigneuse (1900 ca), che il suo proprietario Luigi Magnani destinò alla Fondazione Magnani Rocca.

Credits:

“Cézanne. Le Chant de la Terre”

Fondation Gianadda

Rue du Forum 59 1920 – Martigny, Svizzera

 

Orari

Aperto tutti i giorni

Dalle ore 9.00 alle 19.00

 

Info

www.gianadda.ch

www.adnkronos.com

Print Friendly, PDF & Email

copyright Riproduzione riservata.