A Faenza la personale su Achille Calzi, tra simbolismo e liberty

Faenza. “Tra Simbolismo e Liberty: Achille Calzi” è il nome dell’esposizione che va in scena al Museo Internazionale delle Ceramiche, incentrata sulla personalità poliedrica e ricettiva di Achille Calzi, artista a tutto tondo, portavoce delle nuove istanze della modernità.

Calzi fu una figura importantissima non solo per la vita culturale di Faenza e della corrente Liberty italiana, ma anche per la produzione e innovazione della ceramica applicata all’architettura e all’industria italiana. 

Discendente da generazioni di artisti e maiolicari, fu pittore, disegnatore, direttore della Pinacoteca, del Museo Civico e della Scuola di Disegno e Plastica di Faenza, storico dell’arte e docente, nonchè direttore per le fabbriche Riunite Ceramiche (1905-09) dove progettò, oltre a ceramiche d’uso, anche ceramiche per l’architettura, camini da salotto, piastrelle per esterni divenuti simbolo di un cambiamento linguistico e artigianale. 

Aggiornato sulla vita culturale del suo tempo, grazie anche ai numerosi viaggi all’estero, ebbe molteplici rapporti con artisti, letterati e musicisti importanti come Pellizza da Volpedo, Adolfo de Carolis, Arturo Martini, Giosuè Carducci, Alfredo Oriani, Gabriele D’Annunzio e Riccardo Zandonai.

Intellettuale di spicco dell’ambiente culturale faentino, Calzi sostenne fino allo strenuo quella visione polifonica del fare artistico, opponendosi – in una nota querelle – a Gaetano Ballardini, fondatore del MIC di Faenza, che con la nascita prima del Museo poi della Scuola sancisce il ‘primato’ della ceramica.

La personale a lui dedicata rappresenta un vero e proprio punto di arrivo di un importante lavoro antologico, mai prima condotto, su un artista cardine della storia culturale e della produzione simbolista e liberty del nostro paese, purtroppo prematuramente scomparso interrompendo, così, la sua instancabile ricerca stilistica.

L’esposizione giunge poi a conclusione di un lungo lavoro di ricerca che la curatrice, Ilaria Piazza, ha avviato dal fondo donato dagli eredi dell’artista nel 2013 al MIC allargandolo poi a numerose raccolte pubbliche e private.

“Calzi incarna la moderna figura dell’artista progettista, facendosi interprete del principio modernista dell’arte in tutto, attraverso le numerose collaborazioni con le principali manifatture faentine attive nei settori della ceramica, dell’ebanisteria e dei ferri battuti e nell’impegno profuso nel campo della grafica” – spiega la curatrice Ilaria Piazza. 

“A questo si aggiunge la multiforme ricerca nelle arti figurative, dalla decorazione al “bianco e nero”, dalla pittura da cavalletto alla caricatura, dove recepisce alcune delle più avanzate tendenze artistiche nazionali e internazionali. Se da un lato le visioni macabre, intrise di suggestioni misteriosofiche ed esoteriche, segnano l’adesione al Simbolismo, dall’altro il suo linguaggio pittorico accoglie sperimentazioni d’impronta divisionista. Tra riferimenti locali e influenze internazionali si colloca l’attività di caricaturista e di autore di immagini satiriche, dove Calzi manifesta anche il proprio sentimento patriottico nella serie di cartoni realizzati sul finire della Prima guerra mondiale a sostegno del fronte interno”.

La mostra sarà corredata anche di una pubblicazione che vuole essere, allo stesso tempo, catalogo e guida ragionata all’opera di Achille Calzi.

Credits: l’esposizione è promossa e organizzata dal MIC Museo Internazionale della Ceramica con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e con il contributo di BCC- Credito Cooperativo ravennate forlivese & imolese, del Gruppo Hera, della Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì e di SACMI.

Informazioni:
TRA SIMBOLISMO E LIBERTY. ACHILLE CALZI 
4 novembre 2017 – 18 febbraio 2018
MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, Viale Baccarini 19, Faenza
Orari: martedì-venerdì 10-13,30 e sabato, domenica e festivi 10 – 17,30
Chiuso il lunedì, il 25 dicembre, il 1° gennaio
Ingresso euro 8, ridotto euro 5, studenti euro 3
Info: 0546 697311, www.micfaenza.org

Fonte: Studio ESSECI

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