Enotour in Basilicata: alla scoperta dei luoghi dell’Aglianico

 

Ideale in settembre, mese della vendemmia, il tour dell’aglianico è un ever green. Ogni regione italiana ha la propria tradizione vinicola, si potrebbe ben dire “Italia: paese che vai, vino che trovi”. Tra i vini più pregiati del Sud Italia, l’Aglianico del Vulture è il re della Basilicata.

Intenso, strutturato e fruttato, questo vino rosso dalle molte sfumature aromatiche si presta a varie interpretazioni.

 

La tradizione vinicola lucana è antichissima: già 2500 anni fa era il terzo centro di domesticazione della vite. Quando le colonie greche arrivarono qui, trovarono già la coltura della vite, che arricchirono con il loro patrimonio di conoscenze e di varietà.

L’Aglianico del Vulture è prodotto nella sola zona del monte Vulture, un vulcano inattivo, e la particolare mineralità del vino è dovuta proprio alle caratteristiche del terreno della zona, ricco di potassio e sali minerali. 

Il territorio del Vulture offre paesaggi naturali e luoghi ricchi di storia da non perdere.  

A partire dai laghi di Monticchio, importante sede di estrazione di acque minerali conosciute a livello nazionale. I due laghi (piccolo e grande comunicanti tra loro) sono una delle mete turistiche lucane tra le più gettonate: nei boschi della zona vivono caprioli e orsi bruni, falchi e gufi oltre alle numerose farfalle notturne che amano le zone popolate da frassini. Ci sono poi le spettacolari Cascate di San Fele e nella zona è possibile avventurarsi seguendo varie tipologie di percorsi di trekking, a seconda del proprio livello di esperienza.

 

La zona è ricca anche di storia: dai castelli di Melfi e di Venosa, città di Orazio, alla cattedrale di uno dei borghi più belli d’Italia, Acerenza; dal museo sul brigantaggio di Rionero in Vulture all’abbazia bianca di San Michele, costruita su una grotta scavata direttamente nel tufo.

Per chi volesse conoscere  quali sono le cantine che producono i vini più pregiati della Basilicata, ecco la lista dei vini lucani premiati con il premio Tre Bicchieri 2018 da Gamberosso:

 

  • Aglianico del Vulture Don Anselmo ’13 – Paternoster
  • Aglianico del Vulture Il Repertorio ’15 – Cantine del Notaio
  • Aglianico del Vulture Sup. Cruà ’13 – Basilisco
  • Aglianico del Vulture Sup. Serpara ’12 – Re Manfredi – Cantina Terre degli Svevi
  • Aglianico del Vulture Titolo ’15 – Elena Fucci

Ma la Basilicata non è solo la patria dell’Aglianico del Vulture, si producono anche altre due produzione Doc di rilievo come, le sei tipologie del vino Matera DOC (Rosso, Primitivo, Moro, Greco, Bianco e Spumante) e la Terre dell’Alta Val dell’Agri DOC. Ci sono poi anche vitigni che originano vini protetti da indicazione geografica tipica di buona qualità, tra cui interessanti bianchi, ottenuti attraverso la combinazione di uve Chardonnay, Fiano e Malvasia e il Grottino di Roccanova.

 

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