Norcia. Rinvenute, a sorpresa, sei tombe di epoca romana, nel corso degli scavi per le opere di urbanizzazione di altre 90 casette da affidare agli sfollati del terremoto.
Tesori nascosti che gli esperti hanno subito definito pertinenti alla necropoli più grande dell’area Sabina, la cui datazione va dal VII secolo a.C al IV d.C.
Sospesi così, in via precauzionale, i lavori del cantiere. Uno stop che è arrivato direttamente dalla Soprintendenza dopo la segnalazione del direttore dei lavori e alla luce di altri nuovi reperti riaffiorati nella prima periferia di Spoleto e risalenti a 2700 anni fa.
Nello specifico si tratta di oggetti particolari e preziosi rinvenuti nelle tombe di alcuni Umbri aristocratici del VII a.C.
Dalla sepoltura del principe, corredata da scettri in bronzo e ferro, a quella di un donna adulta con un fuso in bronzo, di una sacerdotessa con disco ornamentale in bronzo e sonaglio in ferro, di un bambino guerriero e di un uomo nella cui sepoltura sono stati trovati arnesi da falegname.
Su tali ritrovamenti, l’Università La Sapienza sta svolgendo anche uno studio del DNA sperando di ottenere informazioni utili su alcune singolarità, come l’assenza dei denti tra i resti.
Fonte: Ansa
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