Autunno in Basilicata: tra foliage e prodotti tipici

Lasciatevi incantare dai meravigliosi colori d’autunno che ricoprono la rigogliosa vegetazione della Basilicata. Nel Parco più esteso di Italia, il Parco Nazionale del Pollino, ad attendervi la natura incontaminata, i sapori della gastronomia lucana ed ettari di boschi dai colori cangianti: dai rossi degli aceri, ai marroncini, dai gialli dei faggi al il verde cupo dei pini assicurano.

Foliage ma non solo! Accompagnati dalle guide locali lungo percorsi adatti a ogni età, andate alla ricerca di funghi e di castagne. 

A Rotonda potete gustate i piatti tipici del borgo lucano a base della melanzana rossa DOP e dei fagioli bianchi poverelli DOP. Due eventi sono dedicati a questi prodotti nella periodo autunnale: la “Festa d’Autunno nel Pollino” (14 e 15 ottobre) dove visitare i mercatini di prodotti tipici locali e degustare le eccellenze rotondesi con l’apericena a base di menù dedicati alle due DOP (14 ottobre ore 18.30) e “Sapori d’Autunno” (28 e 29 ottobre) con i mercatini di prodotti tipici e la degustazione di castagne e pannocchie (28 ottobre ore 17.00). 

Proseguendo per Viggianello, numerosi sentieri si inoltrano nei  boschi circostanti o si arrampicano verso le vette più alte e maestose del Parco dove potete assaggiare la cucina tipica con i prodotti del sottobosco. Dal 7 ottobre al 13 novembre si svolge nei weekend il “Gusto del Pollino” che prevede degustazioni, mercatini, showcooking con funghi, castagne e prodotti tipici dell’autunno.

A Chiaromonte, provate la pasta fresca fatta con la farina di Mischiglio, una antica farina a base di fave e ceci, sapore autentico della cultura contadina. A San Severino Lucano, invece, visitate il Bosco Magnano, ricco di aceri, carpini, ontani, faggi e cerri mentre a Terranova del Pollino si trova il Lago della Duglia, circondato da incantevoli boschi di faggio e di abete bianco. Poco distante il Piano Iannace, da dove si può raggiungere la Grande Porta del Pollino.

Immergetevi nell’antica cultura arbereshe a San Costantino Albanese e San Paolo Albanese, due piccoli paesi in cui sopravvivono ancora la lingua e gli usi e costumi delle comunità albanesi che qui si insediarono fra il XV e il XVI secolo.

Da provare in questi borghi, le varie ricette con le patate del Pollino, e il paddaccio, un formaggio ovino prodotto manualmente a Terranova, a Viggianello e a Rotonda.

Spostandovi nell’entroterra lucano le Piccole Dolomiti Lucane vi regalano uno spettacolo incredibile, ricco di strapiombi, gole, paesaggi selvaggi e fitte foreste, ricoperte da cerri, aceri, castagni, roveri, carpini, con un sottobosco ricchissimo di funghi e tartufi.

Nelle viuzze dei due borghi famosi grazie al Volo dell’Angelo, Castelmezzano e Pietrapertosa, tantissimi piccoli ristoranti offrono la possibilità di gustare piatti tipici a base di funghi e tartufi ma anche salumi e formaggi, come il casieddu (formaggio di capra) e il caciocavallo podolico, carni pregiate come il Suino nero di Tricarico, della Bovina Podolica e dell’Agnello delle Dolomiti, e la pasta fresca condita con questi preziosi prodotti.

Dal 31 ottobre-1 novembre a Pietrapertosa si tiene la sagra “Sapori d’Autunno” dove potete conoscere la cultura di questa antica terra antica grazie agli stand d’artigianato e di prodotti tipici.

Poco distante c’è Brindisi di Montagna dove in autunno prendono vita le “Giornate Medioevali” (28-29 ottobre): un tuffo nel passato tra menestrelli, falconieri, cavalieri, musici, cantastorie, trovatori, antichi mestieri e sapori di un tempo. 

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