Budelli: dopo l’acquisto dello Stato, l’incuria resta

 

La salvaguardia della spiaggia rosa, simbolo dell’isolotto di Budelli famoso in tutto il mondo e acquistato un anno fa dallo Stato, affidata all’unico abitante dell’isola nonché addetto del Parco della Maddalena, Mauro Morando, non basta a fermare l’incuria.

Oltre alla sabbia rosa impropriamente raccolta anche la scorsa estate, a creare danni sono gli yacht che d’estate assediano ogni giorno porto Madonna, che con i loro uncini addentano il fondale della laguna, danneggiando la posidonia, la pianta acquatica che protegge le spiagge dall’erosione.

«Lo Stato ha acquistato Budelli per tutelarla, ma non lo fa», attacca Enzo Di Fraia, insegnante all’istituto nautico. Il 14 febbraio del 2014 lo Stato Italiano riesce a soffiare al miliardario e ambientalista Michael Harte l’Isola di Budelli, nei progetti di Harte, c’era la creazione di un parco marino con camminamenti e pontili galleggianti, tutto a impatto zero. Il Cosiglio di Stato dà ragione ad Harte che però alla fine desiste perché non ci sono le condizioni per realizzare il piano. L’isola torna così dopo duecento anni allo stato italiano, ma i problemi di questa meravigliosa isola restano.

«Presenteremo un progetto in Comune — assicura il commissario straordinario Leonardo Deri, comandante della Capitaneria di Porto subentrato nella gestione del Parco — . Sappiamo che ci sono delle criticità da superare».

Il progetto prevede un sistema di videosorveglianza, anche se esistono ancora problemi di trasmissione delle immagini alla centrale operativa.  Per quanto riguarda la pulizia «deve farsi carico il Comune», dice il commissario Deri. «No, noi siamo competenti solo sui rifiuti solidi urbani, quelli prodotti dagli abitanti — è la replica del sindaco di Maddalena, Luca Montella — . Se dobbiamo fare un’azione virtuosa, allora il ministero dell’Ambiente ci dia le risorse». 

Fonte: La Repubblica

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