L’arte ribelle di Basquiat sbarca a Londra

I wanted to be a star, not a gallery mascot.

Arriva a Londra la prima grande retrospettiva dedicata a Baquiat, l’artista ribelle preferito da Andy Warholl.

S’intitola “Basquiat: Boom for Real” e costituisce uno degli appuntamenti espositivi più attesi dell’autunno europeo.

Oltre 100 le opere dell’artista statunitense prematuramente scomparso, visitabili negli spazi della Barbican Art Gallery, fino al 28 gennaio prossimo.

Un’occasione unica e imperdibile per comprendere lo spirito dell’artista,  il rilievo della sua opera e collocarla nel contesto newyorkese degli anni Settanta e Ottanta.

La mostra infatti affianca dipinti, disegni, quaderni e altri oggetti di sua produzione a film rari, a documenti fotografici, a sollecitazioni musicali e a materiale d’archivio, alla scopo di delineare, ai visitatori, lo sviluppo dinamico della sua pratica artistica, nel corso degli anni.

Creatore di un immaginario vibrante e multiforme, Basquiat viene esaminato sotto diversi punti di vista, come quello del musicista e cineasta Michael Holman, che ricorda così i suoi difetti: “Aveva certi lati del carattere che avresti detto amorali, ma a parte quello c’erano delle caratteristiche che sicuramente possedeva dalla nascita: era una persona nata pienamente realizzata e compiuta”.

Basquiat era un artista ribelle, perennemente arrabbiato. Arrabbiato con la famiglia che si separa quando ha soli sette anni, con la madre, che viene presto ricoverata in un ospedale psichiatrico, e con tutti coloro che giudicavano la sua arte come una street art imbrattata e insignificante.

Il suo genio, infatti, viene riconsiderato solo dopo la sua morte, avvenuta a 27 anni, nel 1988. L’unico ad averne riconosciuto subito e a pieno il talento è stato Andy Warhol, che lo introdusse nella New York prolifica e underground degli anni Settanta.

Ed è proprio su questi aspetti “personali” sui cui la mostra londinese intende soffermarsi. Il percorso espositivo include infatti alcuni dei più acclamati dipinti e disegni dell’artista, insieme a opere connesse con alcuni passaggi chiave della sua carriera: dalla nascita di SAMO all’amicizia con Andy Warhol, fino alla partecipazione alla collettiva New York / New Wave al P.S.1, curata da Diego Cortez nel febbraio 1981.

“Basquiat: Boom for Real” indaga quindi il rapporto tra arte, musica, scrittura,  performance, cinema e televisione, calando l’artista nel contesto culturale del tempo. 

Perché quello di Basquiat è un linguaggio artistico unico e originale, che fa critica sociale, denunciando il razzismo, il consumismo dilagante e i soprusi dei potenti, con opere che sono intense, ricche di colori e di simboli, in cui le parole condividono la scena.

“Siamo davvero entusiasti di presentare questa mostra su Basquiat nel Regno Unito dopo oltre 20 anni. La sua ‘brillantezza creativa’ e il suo potere emotivo continuano ad avere un impatto e un’influenza enorme. Questa è una rara opportunità per i visitatori di vedere in un unico luogo alcune delle sue opere più famose e altre poco conosciute in un unico, collocandole nel contesto della scena di New York degli anni ’80“, ha affermato Jane Alison, Head of Visual Arts del Barbican di Londra.

Oltre alla mostra, chi si recherà al Barbican Centre, potrà anche ammirare i due nuovi murales realizzati da Banksy, proprio in onore di Basquiat, che esordì proprio come “street artist”.

In una delle opere viene ritratta una ruota panoramica con una serie di corone, simbolo ricorrente nella pittura dell’artista statunitense. Nell’altro invece si vede raffigurato uno dei personaggi di Basquiat nell’opera “Boy and Dog in a Johnnypump”, con la variante però del ragazzo che viene arrestato dalla polizia di Londra.

 

Informazioni:

“Basquiat: Boom for Real”

21 Sep 2017—28 Jan 2018,

Barbican Art Gallery

Info: www.barbican.org.uk

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