“Origin”: la Spagna di Dan Brown

Dopo 4 anni da “Inferno”, Dan Brown è tornato sulle scene con un nuovo romanzo, “Origin”, uscito in Italia lo scorso 3 ottobre.

Il professor Langdon torna in pista in luoghi, come sempre, ad altissima intensità turistica e mediatica.

Questa volta lo scenario su cui monta la trama è quello spagnolo, di Bilbao, Barcellona e Siviglia.

Un po’ di trama

L’avventuroso docente di Simbologia e Iconologia delle Religioni all’Università di Harvard piomba al Museo Guggenheim di Bilbao per un evento straordinario: l’annuncio di un certo Edmond Kirsch, quarantenne miliardario, diventato famoso in tutto il mondo per le invenzioni ipertecnologiche e per le sue audaci predizioni del futuro.

Nello specifico, l’annuncio riguarda una scoperta che “cambierà per sempre il volto della scienza”. Kirsch, studente di Langdon vent’anni prima, pare sia riuscito a risolvere il grande mistero che affligge l’umanità: chi siamo e da dove veniamo.

Partener del Professore in questa nuova avventura, è Ambra Vidal (personaggio che sembra ideato pensando a Penelope Cruz), direttrice del museo nonché fidanzata del Principe di Spagna. Insieme, si prenderanno carico di decifrare la sconvolgente verità, decrittando enigmi e sfuggendo a cattivi di turno.

Alcune location del libro

Il monastero di Montserrat 

Nel prologo alla vicenda, Edmond Kirsch raggiunge il monastero di Montserrat, in Catalogna, per incontrare tre eminenti rappresentanti religiosi.

Egli ha chiesto di essere ascoltato perché ha un’importante scoperta da mostrare, una scoperta che farà crollare la loro fede e cambierà per sempre il mondo.

Nella realtà, numerose leggende circondano il santuario, tra cui quella che nei suoi sotterranei si nasconda un grande segreto: il Santo Graal.

Nel “Parzival”, Wolfram Von Eschenbach dichiara che il luogo in cui i Cavalieri Templari custodivano la preziosa reliquia veniva chiamato Montsalvaesche, ‘Monte Salvato’ appunto.

La traduzione letterale di Montserrat in monte serrato potrebbe proprio stare a significare qualcosa di chiuso a chiave, sicuro.

Così, perché non ritenere anche il monte spagnolo come uno dei luoghi segreti legati al sacro calice?

Guggenheim Museum di Bilbao

Il noto museo spagnolo fa da sfondo allo scioccante annuncio di Kirsch circa la sconvolgente scoperta. Bilbao, città del futuro, è perfetta per questo.

Visto dall’esterno il Guggenheim Museum è un intrigo di lamiere di titania, sorto lungo le sponde del fiume Nervion, non molto allietante per i più. 

Ma si tratta di uno dei musei più importanti d’Europa, al cui interno si possono ammirare le opere di Rothko, Serra, Warhol, Iglesias, Puppy di Jeff Koons, e tanti altri.

Barcellona e Siviglia

Anche la capitale catalana e quella andalusa figurano tra le location del libro.

Per le sue spiagge spettacolari, una gastronomia conosciuta in tutto il mondo e per le opere di artisti come Gaudì e Dalì non c’è da stupirsi se anche Dan Brown si sia lasciato ammaliare da Barcellona, una delle mete più visitate della Spagna.

Siviglia, capitale dell’Andalusia, è un posto ricco di tradizioni, passione, storia e divertimento.

La città dorata ha tantissimi siti storici da visitare che sicuramente non saranno sfuggiti nemmeno a un occhio attento come quello dello scrittore statunitense.

Tra questi, Plaza de Espana, un’immensa piazza semicircolare con 172 metri di diametro ed un’arcata che occupa tutta la sua facciata, fiancheggiata da due torri di 70 metri .

E, lungo il fiume Guadalquivir, l’imponente Cattedrale di Santa Maria della Sede, in stile gotico, seconda per grandezza solo alla Basilica di San Pietro.

 

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