Vivian Maier, la grande fotografa ritrovata in mostra a Catania

Tutto il fascino della fotografia di Vivian Maier (New York 1926 – Chicago 2009) arriva Catania dove dal 27 ottobre, e fino al 18 febbraio 2018, è in programma la mostra “Vivian Maier. Una fotografa ritrovata” presso gli spazi espositivi della Fondazione Puglisi Cosentino. La rassegna fotografica è organizzata dal Gruppo Arthemisia, Contrasto e diChroma Photography con il patrocinio del Comune di Catania.

In esposizione 120 opere in bianco e nero più una selezione di immagini a colori che ripercorrono la produzione della fotografa americana rimasta per moltissimo tempo ignota al grande pubblico. La stessa Maier infatti non rese mai pubblici i suoi scatti. Fino a quando, nel 2007, l’allora agente immobiliare John Maloof non acquistò all’asta parte dell’archivio fotografico della Maier confiscato per un mancato pagamento. Da quel momento Maloof non smise di cercare altro materiale della Maier arrivando ad archiviare oltre 150.000 negativi e 3.000 stampe.

La vita e la produzione di Vivian Maier sono avvolte in un alone di mistero che rendono affascinante la loro scoperta. Fotografa per vocazione, la Maier si trasferì da piccola in Francia con la madre per poi tornare a New York nel 1938 dove iniziò a lavorare come tata, e dal 1956 si trasferì a Chicago.

Le 120 foto in bianco e nero ritraggono la New York e la Chicago degli anni ’50 e ’60, le città in cui Vivian Maier ha vissuto, mentre quelle a colori si riferiscono agli anni ’70 delle due metropoli.

Ciò che la Maier amava immortalare erano i momenti della vita quotidiana, le strade, i passanti – in particolare gli anziani e i bambini – ed ogni dettaglio che solitamente viene trascurato ad una prima vista ambientati in un periodo di fervido cambiamento sociale.

Gli scatti dalla Maier rispecchia in qualche modo il carattere della stessa autrice: scorci, particolari e imperfezioni che fanno conoscere al grande pubblico il carattere riservato e discreto di chi ha scelto di fotografare solo per sé stessa senza mai rivelare i suoi scatti all’esterno.

I numerosi autoritratti presenti nella sua produzione sembrano rappresentare l’unica porta lasciata aperta dalla fotografa al pubblico. Il suo sguardo austero e la sua lunga ombra nelle foto sono così gli unici elementi della sua persona che ha lasciato agli osservatori, una sorta di lascito ai posteri.

Nonostante non ci sia stato tempo a sufficienza per paragonare le varie analisi elaborate da studiosi e critici, ci sembra appropriato esporre una selezione non esaustiva, ma almeno rappresentativa delle immagini della fotografa – ha commentato Anne Morin, curatrice della mostra insieme ad Alessandra Mauro – Questa prima presentazione ci aiuta a capire lo sguardo e le sottigliezze di Vivian Maier e di come si sia espressa mediante l’uso del linguaggio visivo della sua epoca”.

Vivian Maier. Fotografa. Ad accompagnare la mostra ci sarà un libro, pubblicato da Contrasto e introdotto da un testo di Geoff Dyer, che è curato dallo stesso John Maloof che portò alla luce le tantissime opere nascoste della Maier. Il volume ha esposto per la prima volta al mondo una raccolta di oltre cento immagini dello sterminato archivio della fotografa, rimasto per troppo tempo sconosciuto ai più.

Credits: Arthemisia, Contrasto, Di Chroma Photography;
con il patrocinio del Comune di Catania;
a cura di Anne Morin e Alessandra Mauro

Mostra
Vivian Maier. Una fotografa ritrovata

27 ottobre 2017 – 18 febbraio 2018

Fondazione Puglisi Cosentino – Catania

Orari
Dal lunedì alla domenica 10.00-20.00

Biglietti
Intero €11
Ridotto €9
Ridotto gruppi €7
Ridotto universitari €6
Ridotto scuole €4
Ridotto scuole dell’infanzia €3

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