Si tratta della più vasta area cimiteriale medievale mai indagata a Bologna, testimone di eventi che hanno mutato la storia e la vita di una parte della popolazione bolognese tra il XIV e il XVI secolo.
Per 176 anni è stato il principale luogo di sepoltura degli ebrei bolognesi ma dopo le bolle papali della seconda metà del Cinquecento -che autorizzano la distruzione dei cimiteri ebraici della città – sopravvive per secoli solo nel toponimo di Orto degli Ebrei.
Ritrovato nel corso degli scavi archeologici del 2012-2014, il cimitero ebraico medievale scoperto in Via Orfeo a Bologna non è solo il più grande finora noto in Italia ma unopportunità unica di studio e ricerca. Sono state scavate 408 sepolture di donne, uomini e bambini, alcune delle quali hanno restituito elementi dornamento personale in oro, argento, bronzo, pietre dure e ambra.
Un gruppo di lavoro composto da Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Bologna, Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Comunità Ebraica di Bologna e ricercatori indipendenti, con il supporto del Comune di Bologna, cercherà di ricomporne le vicende storiche, ricostruendo le dinamiche insediative e levoluzione topografica e sociale dellarea.
Uno degli obiettivi primari del Progetto è lelaborazione di un piano di recupero della memoria e la valorizzazione del patrimonio culturale ebraico e della storia della comunità bolognese.
Tra il 2012 e il 2014, larea che si è poi rivelata essere il perduto cimitero ebraico medievale di Via Orfeo è stata oggetto di uno scavo archeologico stratigrafico estensivo, condotto dalla Cooperativa Archeologia in relazione alla costruzione di un complesso residenziale.
Il sepolcreto si colloca nei pressi del Monastero di San Pietro Martire, nellisolato compreso tra Via Orfeo, Via de Buttieri, Via Borgolocchi e Via Santo Stefano.
Lo scavo archeologico ha riportato in luce gli sconvolgenti effetti del provvedimento papale: circa 150 tombe volontariamente manomesse per profanare la sacralità delle sepolture, nessuna traccia delle lapidi che dovevano indicare il nome dei defunti, forse vendute o riutilizzate. Proprio da via Orfeo vengono probabilmente le quattro splendide lapidi ebraiche esposte nel Museo Civico Medievale di Bologna.
Larea cimiteriale di Via Orfeo ha restituito 408 sepolture a inumazione perfettamente ordinate in file parallele, con fosse orientate est-ovest e capo del defunto rivolto a occidente.
Ulteriori ricerche consentiranno di analizzare le conseguenze del passaggio di proprietà del terreno al Monastero di San Pietro Martire, verificando leventuale presenza anche di sepolture cristiane inserite nellarea del precedente cimitero ebraico.
Gli studi archeologici analizzeranno sia le sequenze stratigrafiche, che attestano una frequentazione dellarea dallEtà del Rame alletà moderna, sia i materiali recuperati nello scavo, avvalendosi anche del confronto con alcuni contesti cimiteriali ebraici scavati in Inghilterra, Francia e Spagna.
Tra i oggetti rinvenuti negli scavi, un approfondimento sarà dedicato ai numerosi gioielli medievali, di cui verranno studiate caratteristiche stilistiche, tecniche di realizzazione e significati delle incisioni presenti.
Fonte: Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
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