Catania ospita presso Palazzo Platamone dal 24 novembre al 14 gennaio la mostra Pablo Echaurren. Soft Wall. In esposizione 150 opere che mostrano il dialogo che Pablo Echaurren intrattiene con le espressioni della comunicazione, percorrendo le vie di una ricerca tesa ad abbattere le separazioni culturali e allargare così le pareti dell’estetico oltre i confini istituzionali.
La mostra prende le mosse con un ciclo di lavori realizzati tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta, in cui irrompe la storia contemporanea con la fine della Guerra Fredda. In queste opere, che ricordano la comunicazione iconografica del muro di Berlino, emerge uno scenario di graffiti metropolitani, cancellazioni di scritte, reperti fumettistici, emblemi e figurazioni allegoriche d’ascendenza medioevale, linguaggi e segni stereotipati del nostro sistema comunicante.
Una sezione è dedicata ai collage prodotti negli anni Novanta. Lo shock percettivo procurato dalla grande città viene raffigurato in queste sintesi visive del paesaggio urbano basate sul montaggio di manifesti strappati, annunci, insegne, titoli, segnaletica allarmante, che rendono il senso della percezione simultanea.
La comunicazione murale compare anche nella produzione più recente, le “pitture muro contro muro” con il loro inedito alfabeto simbolico di scritte murali cancellate, icastiche rappresentazioni di un mondo fatto di contrapposizioni, di opposte fazioni che si sovrappongono l’una all’altra.
A queste opere fanno da contraltare alcuni quadri sul sistema dell’arte e le sue aggressive strategie planetarie, che ancora una volta testimoniano l’esigenza di dar forma a quella tensione critica e sociale, intellettualmente lucida, tipica della ricerca dell’artista.
«L’arte di Pablo Echaurren nasce per parlare alla collettività. – spiega Francesca Mezzano, curatrice della mostra – Lo fa senza steccati, sperimentando ogni forma espressiva possibile; usa il segno, la scritta, lo stencil, il lettering, la parola come linguaggio comune, annullando qualsiasi distinzione tra alto e basso, alla costante ricerca di una sintonia con la storia presente, con i suoi problemi, e le sue criticità nascoste allo sguardo comune. E lo fa esprimendosi sempre attraverso un immaginario vivo e incandescente, che possa tradurre un’istanza politica e morale in arte. Quella che lo stesso Pablo ha definito “la questione murale”. ».
L’esposizione comprende anche collage e mappe, ricordi di viaggi, di passeggiate psicogeografiche trascorse dragando sui muri urbani reperti cartacei, sticker, biglietti, brandelli memoriali che costruiscono paesaggi emozionali e mentali della moderna città attraversata da un’arte diffusa.
Credits
A cura di Francesca Mezzano
Promossa e realizzata dalla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo con il Comune di Catania – Assessorato ai Saperi e Bellezza Condivisa
Informazioni
PABLO ECHAURREN. SOFT WALL
Catania, Palazzo Platamone – Palazzo della Cultura
Via Vittorio Emanuele II
24 novembre 2017 – 14 gennaio 2018
Orari:
Dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle ore 19.00
Chiuso il lunedì
Ingresso gratuito
Sito: www.fondazioneterzopilastromediterraneo.it
Fonte: Civita
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