Avventura sulla neve nel cuore dell’Europa: il Parco Nazionale del Vercors

Sulle cime più alte ci si rende conto che la neve, il cielo e l’oro hanno lo stesso valore.

Boris Vian

Volete vivere un’avventura invernale selvaggia? Non occorre andare troppo lontano dall’Italia! C’è un posto in Europa Centrale dove è possibile viaggiare su una pulka: la famosa slitta artica che spesso vediamo nei documentari ambientati nelle zone più glaciali del pianeta. Si tratta della riserva Hauts Plateaux all’interno del Parco Naturale Regionale del Vercors situato in Francia tra i due dipartimenti di l’Isère e la Drôme.

Il Parco del Vercors grande 186.000 ettari è caratterizzato da paesaggi selvaggi e misteriosi, da scoprire avventurandosi tra gole profonde, grotte, orridi, falesie scoscese, altipiani, valli lussureggianti, alpeggi e foreste, ricchi di una flora e fauna variegata.

Abitano qui 5 specie di mammiferi, 135 specie di uccelli nidificatori e 17 specie di rettili e di anfibi. Sul versante vegetale invece sono ben 85 le specie protette, tra cui l’orchidea Scarpetta di Venere.

Dal 1985 è stata istituita al suo interno la riserva naturale degli Hauts-Plateaux, le cui praterie d’altura dominano il Massiccio, estendendosi su 17 000 ettari privi di strade e abitazioni. Un luogo incontaminato, dove si tutelano animali e piante.

© Pinterest

I gestori della riserva per proteggere le specie più fragili, come pernice bianca ed il fagiano di monte hanno reintrodotto lo stambecco e l’avvoltoio feroce. Inoltre, si svolge costantemente un lavoro di recensione della flora e della fauna.

In questo luogo è possibile incontrare in ogni stagione sportivi vari, amanti della natura e avventurieri. Ma in inverno questo luogo si fa ancora più magico. La neve candida ricopre con il suo manto bianco questi incantevoli posti e immaginare di vivere un’avventura nell’Artico come il capitano Hatteras di Jules Verne, è un attimo.

Lontani dalle tecnologia e dal caos cittadino, davanti a voi troverete ettari e ettari di natura sconfinata e chissà magari qualche qualche abitante del luogo, come una volpe o un camoscio.

Addentrarsi nei Plateaux richiede però una buona preparazione, se non ottima: in questa zona non c’è nulla che possa aiutarvi, scordatevi non solo lo smartphone, ma anche la linea elettrica. Lungo il percorso che va dai campi della Drome sino ai rilievi dell’Isère ci sono 5 bivacchi, aperti sempre, dove sostare e fare delle scorte, onde evitare di farsi trovare impreparati nel caso arrivasse un’imrovvisa tempesta di neve.

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