Cresce il settore wedding in Sardegna

La media è di 15 mila euro per una cerimonia di matrimonio con 80/100 invitati, oltre 150 euro a persona. Ma gli stranieri battono tutti: per sposarsi in Sardegna arrivano anche dagli Stati Uniti.

Il business del wedding vola in Sardegna e, aiutata dalle bellezze della Costa Smeralda, di Santa Margherita, Chia o Villasimius, l’industria delle nozze scatena capacità artistiche, creative, artigianali e di piccole e grandi aziende sarde.

Tra le professionalità c’è anche quella del wedding planner: in Sardegna le attività che si occupano della regia del matrimonio sono meno di cento. L’occasione per fare il punto della situazione è stata Inventa le tue nozze, il primo laboratorio del “wedding” in Sardegna con oltre sessanta operatori del settore. Un evento di tre giorni organizzato a Cagliari dalla Wedding Planner & designer Paola Repetto Consoli.

Una professione, quella della wedding planner, che vent’anni fa praticamente non esisteva. Lo sa bene Paola Repetto, romana d’origine, pioniera di un settore che sino alla fine degli anni Novanta si basava solo sui consigli, a volte vere e proprie invasioni di campo, di mamme, zie o cugine. “Due decenni fa – racconta – i nostri veri competitor erano le famiglie. Ma anche la nostra professione era agli inizi: siamo partiti con le decorazioni, poi c’è stato uno sviluppo progressivo“.

Sino all’ultima tendenza: la Sardegna come scenario naturale per matrimoni da tutto il mondo. Con il turismo che alimenta il turismo: spesso si sposano nell’isola coppie folgorate da una vacanza o da una tappa di un viaggio in crociera. “La maggior parte – spiega Repetto – arrivano dall’Europa. Ma abbiamo avuto sposi provenienti da altre parti del mondo, in particolare dagli Stati Uniti“.

Bene anche le zone dell’interno: una scelta legata spesso alle origini di uno degli sposi. Gli stranieri spendono di più.

E fanno lavorare di più tutti, non solo wedding planner, ma anche ristoratori, albergatori, fiorai, fotografi eccetera.

Matrimonio giorni felice anche per loro. Una organizzazione che si evolve:Rispetto a vent’anni fa – prosegue Repetto – le trasformazioni sono state tante. Diciamo che l’aspetto emozionale sta diventando sempre più importante e decisivo: il giorno delle nozze deve essere indimenticabile per gli sposi, ma deve anche offrire agli ospiti un ricordo unico“.

Tante le richieste eccentriche in vent’anni di professione:Una volta mi hanno chiesto come centro tavola – ricorda la wedding planner – una sorta di acquario con un polpo vivo dentro. Ma io mi sono rifiutata“.

Fonte: ANSA

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