Slow Food: cuochi insieme contro il cambiamento climatico

I cuochi della rete Slow Food al fianco delle comunità degli agricoltori, pastori, pescatori e artigiani del gusto piegati quest’anno dalla siccità e dai danni del cambiamento climatico.

Sono comunità che tuteliamo da trent’anni – evidenzia Roberto Burdese, presidente onorario di Slow Food Italia – e ora il nostro obiettivo è aiutarli a sviluppare sistemi produttivi resilienti e resistenti al clima che cambia, anche grazie all’aiuto dei cuochi della rete Slow Food. Sono loro infatti gli ambasciatori di Menù for Change, la campagna lanciata dalla Chiocciola in tutto il mondo per creare consapevolezza sulle conseguenze del riscaldamento climatico e suggerire soluzioni proprio a partire dal cibo.Consapevoli del determinante ruolo educativo che gli spetta, tantissimi chef hanno già messo in calendario cene, degustazioni ed eventi fino a Natale per far capire che attraverso il cibo ognuno di noi può, ad esempio, favorire le economie locali, quelle più colpite dallo sconquasso climatico ma anche quelle più capaci di fronteggiare gli effetti del global warming“.

L’agricoltura e l’allevamento, conclude l’associazione con sede a Bra (Cuneo), subiscono oltre l’80% dei danni e delle perdite causate dalla siccità (Fao 2017), un dato che evidenzia come il settore primario sia una delle vittime principali, tanto che secondo la Fao «lo sviluppo agricolo e rurale deve essere parte integrante delle soluzioni alle sfide climatiche». Ed è proprio questo il lavoro che Slow Food porta avanti in 160 Paesi grazie a una fitta rete di sostenitori e volontari. 

Fonte: Ansa

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