“[…] Molti mi considereranno un avventuriero e questo sono, solo che di tipo diverso: uno che rischia la pelle per dimostrare le proprie verità. …” (Che Guevara, lettera ai genitori – 1965)
Alla Fabbrica del Vapore di Milano arriva la mostra dedicata a uno dei personaggi storici più importanti del secolo scorso, Ernesto Che Guevara.
A cinquant’anni dalla sua morte, la mostra “Che Guevara, tu y todos” ripercorre la vita del Che, uomo e personaggio storico, attraverso migliaia di documenti e materiali d’archivio provenienti dal Centro Studi Che Guevara di L’Avana, e le più moderne tecnologie.
Per riviverne gli avvenimenti cruciali e il mito, ma anche per raccontare la storia di un uomo chiave del ‘900 – borghese, medico, marito e padre – che di fronte agli eventi, alla situazione geopolitica, alla visione delle ingiustizie sociali non è rimasto indifferente, si è interrogato e, al di là delle risposte date, ha scelto di agire in prima persona.
Oltre 2000 i documenti esposti tra lettere, diari, foto ufficiali e private, la biblioteca personale, gli scritti autografi dei discorsi e delle opere letterarie e i video d’epoca. Materiali che sono stati vagliati e tradotti per più di due anni, e che ora verranno finalmente riprodotti e riutilizzati.
La mostra si sviluppa filologicamente su tre livelli, affidati a diversificate soluzioni multimediali coinvolgenti e di particolare efficacia comunicativa.
Il primo livello racconta, con un’impostazione narrativa di stampo giornalistico, il contesto geo-politico. Il secondo è biografico, per ripercorrere gli avvenimenti privati e pubblici del personaggio: i suoi famosi discorsi ufficiali, le riflessioni su educazione, politica estera ed economia, il senso della rivoluzione e la speranza nell’“Uomo Nuovo”. Infine, c’è un livello a-temporale narrato con tono intimistico: è il racconto degli scritti più personali, dai diari alle lettere a familiari e amici, fino alle inedite registrazioni di poesie dedicate alla moglie Aleida, dove dubbi, contraddizioni, riflessioni prendono corpo.
Da questo livello narrativo emerge l’uomo, l’intensità delle domande che il Che poneva a se stesso, la difficile scelta fra l’impegno nella lotta contro l’ingiustizia sociale e la dolorosa rinuncia agli affetti e a una vita più sicura.
“..Mia amata: […] Mi costa scrivere; o mi disperdo in inutili dettagli tecnici, o cedo al turbine di ricordi di una vita che chissà mai se tornerà. Devi sapere che sono un misto tra un avventuriero e un borghese, combattuto fra una voglia lancinante di “casa”, e l’ansia di realizzare i miei sogni.” (Che Guevara, lettera alla moglie Aleida – novembre 1965)
Esposti anche gli scatti dei fotografi che ritraggono il suo corpo steso su un tavolo all’ospedale di Vallegrande, dopo che il 9 ottobre del 1967 Ernesto era stato catturato in Bolivia insieme ai compagni di guerriglia e assassinato nel piccolo villaggio de La Higuera.
Credits: la mostra ideata e realizzata da SIMMETRICO Cultura, la mostra è prodotta da Alma, RTV Comercial de l’Avana e dal Centro Studi Che Guevara, coprodotta dal Comune di Milano e Fabbrica del Vapore con il patrocinio e la collaborazione scientifica, per il contesto storico e geopolitico, dell’Università degli Studi di Milano e dell’Università IULM. Catalogo Skira.
Informazioni utili:
“Che Guevara, tu y todos”
Fabbrica del Vapore, Via Giulio Cesare Procaccini 4, 20154 Milano (MI)
Dal 6 dicembre 2017 al 1 aprile 2018
Orari: mar, mer, gio, dom dalle 10.00 alle 19.30 / ven e sab dalle 10.00 alle 21.30 / lun chiuso
Biglietti Intero: 15 euro Ridotto: 13 euro
Fonte: Segreteria Ufficio Stampa – Comune di Milano
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