Un viaggio alle Baleari a Gennaio alla scoperta delle festività popolari

Terminato il periodo natalizio, alle Baleari si continua a festeggiare. Sono molte le feste che si tengono nell’arcipelago nel mese di gennaio e tutte hanno un forte legame con la cultura e la tradizione popolare. Un viaggio a Ibiza, Minorca e Maiorca a inizio anno è un’occasione per immergersi nella storia delle isole, scoprendo usi e costumi di queste gemme del Mediterraneo.

A Ibiza ogni anno a metà gennaio, in occasione delle feste patronali di Sant Antoni de Portmany, si tiene il Festival de Ball i Cançons de la Nostra Terra, una importante mostra di ballo e cultura folcloristici della tradizione ibizenca. Tra le mura del cinema Regio della cittadina ibizenca ci si tuffa nel passato, in un viaggio alla scoperta delle canzoni popolari che si tramandano da secoli. I partecipanti fanno bella mostra dei colorati abiti tipici, tra un passo e l’altro delle danze tradizionali più rappresentative della cultura isolana.

Tra queste La Corta (Sa Curta, a Ibiza), con la quale gli anziani iniziano i festeggiamenti, caratterizzata da una breve durata e passi e ritmo della musica piuttosto lenti; e La Larga (Sa Llarga), in cui la musica dura più a lungo e segue un ritmo più veloce. Il ballerino sceglie la propria compagna con un tocco di nacchera e alla fine del ballo, il ragazzo si inginocchia davanti alla sua dama, scusandosi per la troppa “audacia”.
 
 
Ovunque a Minorca, si celebrano feste in onore di Sant’Antonio Abate, patrono dell’isola e protettore degli animali domestici. Il 16 gennaio, durante la vigilia, nelle vie e nelle piazze si accendono foguerons (falò) per friggere sobrassada e butifarrones – salsicce di maiale speziate -, dando così il via dalla mezzanotte ai festeggiamenti del 17 gennaio.

Tra gli appuntamenti più partecipati c’è sicuramente Ses beneïdes, la benedizione degli animali. In questa occasione tutti gli abitanti di Minorca accorrono sulle scalinate delle chiese per far benedire i propri animali domestici, proprio come anticamente facevano i contadini con il bestiame, nella speranza che l’anno appena iniziato si rivelasse produttivo.

La giornata di festeggiamenti prosegue con una gran varietà di eventi, mercati e sfilate: a Ciutadella, per  esempio, ha luogo la processione dei Tres tocs che simboleggia l’entrata in città del Re Alfonso III nel 1287, quando liberò Minorca dall’occupazione musulmana. Dopo la solenne messa celebrata nella cattedrale, alle porte del tempio si forma un comitato misto di autorità politiche ed ecclesiastiche. Il Consiglio nomina tre consiglieri che, con abito nero tradizionale e a cavallo, ricevono la bandiera solenne da portare in parata lungo la strada.

Il corteo segue un percorso ben preciso che corrisponde a un settore su cui sorgeva parte delle mura medievali, fino a raggiungere il luogo in cui si trovava la porta della città, segnato da una T. Qui si svolge la cerimonia centrale della processione: tre squilli di corno suonati dal più giovane dei tre consiglieri. Sull’intonazione di un Tedeum di ringraziamento da parte del vescovo, la processione attraversa il portale di Maó, facendo ritorno alla cattedrale, dove si conclude la sfilata.
 

Sant’Antonio è sentitamente celebrato anche a Maiorca, in un magico appuntamento che rimanda agli antichi riti popolari della fertilità. Le feste più vistose hanno luogo nella maggior parte dei villaggi dell’isola, in particolare a Sa Pobla, Manacor, Sant Joan, Pollença, Muro e Artà.

Gli eventi iniziano il 16 gennaio nel pomeriggio, con l’accensione dei falò per le strade dei villaggi. In serata aprono la festa le poesie popolari recitate con una melodia tipica, ricordando le gesta di Sant’Antonio Abate: si ricordano le  tentazioni che il santo nordafricano ha sofferto nel deserto, attraverso la rievocazione simbolica inscenata dalla parata dei dimonis (demoni) che danzano un ballo caratteristico in processione da un fogueron all’altro dei tanti sparsi per i paesi.

I maiorchini organizzano cene in strada a base di sobrassada alla griglia e piatti tradizionali. Il 17 gennaio poi ci sono sfilate di carri allegorici rappresentativi delle scene tradizionali del mondo rurale di Maiorca, e gli animali domestici vengono benedetti. Gennaio è anche il mese in cui viene celebrato San Sebastián, patrono della città di Palma.

Durante tutta la settimana del 20 gennaio, il capoluogo delle Baleari si anima grazie alle tante attività e agli eventi per grandi e piccini, tra cui spicca la Revetlla de Sant Sebastià una notte di festa alla vigilia della ricorrenza, in cui in tutte le piazze della città ci sono concerti e si accendono i celebri foguerons, richiamando residenti e visitatori che in maschera si riuniscono per gustare i prodotti della gastronomia locale.

Fonte: Ufficio del turismo dell’Isole Baleari 

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