Le Virgin Islands si preparano per il 65esimo carnevale di St. Croix

Il piccolo arcipelago caraibico delle U.S. Virgin Islands, dopo gli uragani Maria a Irma, si è dato da fare ogni giorno, costantemente e scrupolosamente per offrire il meglio delle sue tre isole St.CROIX, St.JOHN, St.THOMAS.

Nonostante il progressivo ritorno alla normalità, chi arriva sulle isole nota alcuni cambiamenti: una nuova tonalità di blu delle tele cerate che rimpiazzano i tetti delle case disposti da FEMA, una rumorosa cantilena che proviene dal ronzio dei generatori di corrente ed un maggior senso di benevolenza. Ce n’è abbastanza comunque per regalare una bella vacanza a tutti: il verde della vegetazione è tornato esplosivo, così come il luccichio della sabbia bianca è un sorriso ammiccante. 

Fortunatamente le ville e la sharing economy offrono un’ottima alternativa a strutture alberghiere temporaneamente chiuse. Un’ottima scelta per chi voglia celebrare il 65° anniversario del Crucian Christmas Festival che è stato inaugurato  il 17 Dicembre per tre settimane. Il Governatore unitamente ad imprese private ed organizzazioni promette d’organizzare una serata su ogni isola per incoraggiare i residenti ad immergersi nel festival per scacciare ogni preoccupazione, per rilassarsi e svagarsi.   

A St.Thomas al Coral world ocean park i leoni marini Remo, Romolo, Omar, Rose e Freddie sono ritornati nella loro vasca per coinvolgere i visitatori con le varie attività.

I piccoli squali se ne sono andati: rilasciati al mare ed alla natura non avendo a disposizione energia per azionare pompe idrauliche ed ossigeno per la vasche.

Numerose esposizioni quali ad esempio la Underwater Observatory Tower sono chiuse per i danni subiti, così come la famosa avventura marina Sea Trek. Ai visitatori per questioni di sicurezza non è permesso esplorare le varie zone del Theme Park autonomamente; le attività sono comunque disponibili con tanti aneddoti e storie narrate al visitatore sull’impatto causato dall’uragano sia sugli animali sia sull’ambiente.

La splendida Magens Bay Beach è stata ripristinata anche grazie ad un solerte intervento di Royal Caribbean International in partnership con enti pubblici locali. Celebrazione particolarmente toccante proprio nel giorno del 47° anno ed un mese dal primo viaggio compiuto dalla compagnia crocieristica a St.Thomas, il 7 Dicembre.

Prima del Thanksgiving si è ripristinato il 40% dell’energia sulle tre isole e per Natale si arriverà al 90%. Le squadre stanno pulendo rami di alberi, cavi elettrici, mucchi di detriti dalle strade e riempiendo buche di dimensione di crateri lunari.

La maggior parte dei ristoranti servono i pasti: al Glady’s Cafè di Charlotte Amalie si fa un’ottima colazione, pranzo eccellente al Barefoot Buddha e cena allo Smoking Rooster,intrigante come il motto sulla lavagna all’entrata “We don’t run from hurricanes. We drink them!”. Il venerdì sera il jazz della Tavern on the Waterfront trasporta il turista in un clima soave.

Benché l’affascinante e storico Mafolie Hotel di 22 camere sia miracolosamente sfuggito alle ire di Irma grazie alla sua solida costruzione risalente al 1940, sta affrontando ritocchi “estetici” prima di riaprire agli ospiti nell’autunno 2018. Nel frattempo invita a consumare un pasto a colazione o a cena, con un menù che propone aragosta, linguine al pesce, zuppa callaloo tradizionale isolana.

Anche i negozi hanno riaperto: da quelli raffinati a quelli di souvenir, così come i grandi centri commerciali con esenzione tasse, il lussuoso Yacht Haven Grande e il vasto Havensight Mall ambito dai crocieristi. Attivo il mercatino di strada Vendor’s Plaza dove si possono acquistare Hurricane T-Shirt con le scritte: “Survivor Irma Maria” ed altri gadgets che sbeffeggiano l’uragano e che vanno a ruba tra i crocieristi!

Al World Famous Mountain Top abbarbicato sul punto più alto della collina, il bar ha ricominciato a servire il ben noto banana daiquiri. Allo splendido Phantasea Tropical Botanical Garden la fioritura è rigogliosa per i piovaschi post uragano e la penetrazione dei raggi solari tra la fronde degli alberi sfrangiate da Irma: sfoggio di orchidee e vegetazione lussureggiante.

La situazione alberghiera come ha rilasciato la U.S.Virgin Islands Hotel & Tourism Association è a meno di un quarto delle 1.723 camere nelle 22 strutture esistenti sull’isola disponibili. La maggior parte degli ospiti fino a fine novembre è stata composta da squadre di soccorso e viaggiatori d’affari.

Due tra le strutture più belle e più grandi – il Ritz-Carlton ed il Marriott Frenchman’s Reef & Morning Star Beach Resort puntano ad un rientro operativo nel 2019. Ad oggi Airbnb e VRBO sono la soluzione disponibile. Info: https://goo.gl/XB5w6A 

Dal 16 Febbraio 2018 la buona notizia dell’incremento dei voli della SPIRIT AIRLINES con collegamenti 4 volte la settimana tra Ft.Lauderdale, FL e St.Thomas.

 

St.JOHN ha subito i maggiori colpi di Irma, uragano forza 5. Ciò nonostante la più piccola delle Vergini Americane mantiene alto lo spirito. Il National Park Service ha parzialmente riaperto il Virgin Islands National Park che copre due terzi dell’isola.

Le spiagge di Trunk Bay, Honeymoon, Hawksnest e Cinnamon Bay sono disponibili con noleggio di pinne, maschere, boccaglio alla Honeymoon e Trunk Bay. Il servizio Parchi Nazionali ha ripristinato l’85% dei sentieri hiking dell’isola. La scarsità degli alloggi con la chiusura di tre importanti strutture – Caneel Bay, Concordia Eco-Resort e Westin St.John Resort Villas per tutto il 2018 – rende più difficile la programmazione dei pernottamenti. Si possono sempre interpellare gli altri alloggi che sono disponibili ed operativi: Hotel Cruz Bay, Sea Shore Allure, Coconut Coast Villas, Estate Lindholm ed il Gallows Point Resort. In alternativa c’è il piano B: gita in giornata da Red Hook, St.Thomas con il traghetto pubblico. A Cruz Bay il polo dei negozi, bar e ristoranti raggruppati a Mongoose Junction sembra essere rimasto parzialmente indenne tanto che al Tap Room si spilla birra artigianale locale. Tra sei mesi l’isola sarà in una situazione migliore.

 

St.CROIX –  Anche per quest’isola che ha vissuto la furia di Maria ci vuole pazienza. Il downtown della coloniale Fredriksted ha visto un parziale ripristino dell’energia a novembre, dopo quello di Christiansted città Parco Storico Nazionale d’America, la più grande e più vivace. I suoi edifici storici ed il Fort Christiansvaern mantengono il caratteristico color giallo brillante; la Strand, King e Company Street mostrano i caseggiati storici color pastello mentre i moko jumbie, iconici ballerini sui trampoli coi costumi sgargianti si muovono dinoccolati e festosi come a voler ancor più fortemente scacciare il demonio.

Solo ULTIMATE BLUEWATER ADVENTURES – presente in entrambe le cittadine – può operare due barche per offrire una parata di creature marine: la vita marina è integra. Sulla sponda settentrionale c’è abbondanza di testuggini, razze, piccoli squali ed anche pesci tropicali. Il The Buccaneer Resort – un Historic Hotel of America – ha ripreso ad accogliete gli ospiti già dal 1° novembre. Danneggiato invece il Divi Carina Bay All-Inclusive Beach Resort & Casino.

Sono attivi i tour eco – molteplici al giorno – a Salt River Bay National Park and Ecological Preserve.    

 

Fonte: Ufficio Turismo Isole Vergini USA

Potrebbe interessarti:

Viaggio di nozze ‘green’ in Nuova Zelanda
Print Friendly, PDF & Email

copyright Riproduzione riservata.