Una luna di rosso e di blu vestita


Il 31 gennaio la Luna è di scena, luminosa e brillantissima vestita di blu e di rosso. Il nostro incantevole satellite è protagonista di un evento astronomico straordinario: è sia Luna Blu, ovvero la seconda luna piena in un mese, sia Luna Rossa, ma solo negli Stati Uniti, grazie a un’eclissi totale.


“La Superluna di fine gennaio chiude in grande stile il ciclo di tre iniziato a dicembre 2017: è la seconda Luna piena del mese, chiamata popolarmente da qualche tempo Luna blu“, osserva l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope. Nonostante la Luna rossa sia visibile solo dagli Stati Uniti, in Italia potremo vederla  grazie al Virtual Telescope, che la osserva in remoto dall’Arizona, utilizzando lo strumento installato presso l’osservatorio privato Tenagra.

Il nostro satellite diventa “un guazzabuglio cromatico, ha osservato Paolo Volpini, dell’Unione astrofili italiani (Uai), “almeno per i Paesi anglosassoni, perché è una Luna blu, ma anche rossa, verificandosi in quella stessa data una eclissi totale di Luna, purtroppo non visibile in Italia“.

In Asia, Australia e sulla costa occidentale del Nord America potranno assistere al doppio spettacolo, ricordando che la ‘Luna blu’ è solo un detto popolare, mentre la Luna sarà veramente rossa per chi avrà la fortuna di ammirare l’eclissi totale, che donerà al nostro satellite un colore rossastro. 

L’espressione ‘Luna blu’ ha origini anglosassoni, “Blue Moon, è un detto popolare che deriva dall’espressione ‘once in a blu moon’ (una volta ogni luna blu), per indicare un evento raro.

Non è quindi “legata al colore e neanche a un fenomeno astrologico vero e proprio, piuttosto a una particolarità del calendario“, aggiunge Volpini. “Abbiamo la luna blu – continua – quando in un mese si hanno due lune piene, cosa che accade solo quando nello stesso mese si verificano cinque fasi lunari, di solito ce ne sono quattro. Lo stesso avvenimento, ovvero, due lune piene e cinque fasi lunari, lo avremo anche nel mese di marzo. Questa coincidenza, nei mesi di gennaio e marzo, darà luogo a un evento molto particolare: un mese di febbraio con tre sole fasi lunari, invece delle consuete quattro, ‘stretto’ fra due mesi con cinque fasi lunari. Si tratta di una curiosità’del calendario piuttosto rara che si verificherà nuovamente solo nel 2031“. 

Ma, al di là delle fasi cromatiche, quella che splende nei nostri cieli questa notte è una Superluna, cioè una Luna piena prossima al perigeo, il punto di distanza minima che il nostro satellite può raggiungere dalla Terra, con un effetto visivo dalla terra che “la fa sembrare un po’ più luminosa e un po’ più grande del solito“, sottolinea Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope e “la prossima Superluna, apparirà circa il 7% più grande e un po’ più luminosa della media”.

Poiché l’orbita del nostro satellite è ellittica, spiega ancora Masi, ci sono momenti in cui la Luna orbita molto lontana dalla Terra e altri in cui passa piuttosto vicina; “la distanza media e’ di 384mila chilometri e il 31 gennaio il nostro satellite si troverà a quasi 359.000 chilometri dalla Terra“.

Non è un record: subito dopo Capodanno si era trovato alla minima distanza, a circa 356.000 chilometri. Ma per vedere ancora una Superluna bisognerà attendere un anno.

Fonte: ANSA

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