In Bit si è acceso il confronto per il Food Tourism Day


Milano. Con il Food Tourism Day, il turismo enogastronomico accende l’interesse del pubblico dell’edizione 2018 di Bit – Borsa Internazionale del Turismo, che si è appena conclusa a fieramilanocity.


Nell’Anno Nazionale del Cibo Italiano proclamato dai ministri Dario Franceschini e Maurizio Martina, un’intera giornata è stata dedicata al turismo enogastronomico. Coordinato da Roberta Garibaldi (Università di Bergamo e World Food Travel Association), il Food Tourism Day ha visto alternarsi 19 relatori in un serrato confronto sul tema.

Un confronto tra Regioni

La riflessione si apre sul ruolo dell’intermediazione tradizionale, sui portali che offrono esperienze e sui profili dei turisti: dall’australiano, che mostra un interesse in forte crescita, allo spagnolo, che ha il profilo più simile a quello italiano, dal più critico francese al turista orientale, a cui è necessario offrire esperienze enogastronomiche nei viaggi di ritorno, con un lavoro di mediazione culturale approfondito.

Ma i riflettori si accendono soprattutto sull’offerta di alcune regioni italiane che hanno intrapreso percorsi di rafforzamento del segmento enogastronomico, anche in occasione dell’anno del cibo.

In Trentino, la Val di Non è un esempio di buona integrazione che rilancia agricoltura e turismo, così come la Puglia. La regione è fra le tre italiane più scelte come meta enogastronomica, insieme a Toscana e Sicilia.

A dirlo è il Primo Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano, presentato da Roberta Garibaldi al Touring Club a Milano a fine gennaio scorso. Interessanti le Masserie didattiche, a cui è affidato il ruolo di essere allo stesso tempo luogo di accoglienza e luogo di insegnamento, per trasferire i tratti più significativi della cultura e della realtà produttiva pugliese.

In breve tempo sono diventate un modello virtuoso: concorrono al miglioramento del potenziale economico dell’impresa agricola, costituiscono un prezioso presidio per la tutela della biodiversità, contribuiscono a destagionalizzare il flusso turistico, creano con il loro circuito nuovi percorsi di visita con la fruizione dell’entroterra rurale, delle località costiere, dei centri storici.

Nuovi trend

Tra i nuovi trend, il turismo della birra. Secondo Roberta Garibaldi “La scoperta delle produzioni brassicole locali è sempre di più motivo del viaggio: negli Stati Uniti ad esempio il 20% dei turisti enogastronomici si è mosso almeno una volta negli ultimi anni per vivere una esperienza legata a questo tema. Qui, come in Italia, riguarda sia i Millennials, sia le generazioni precedenti”.

 

 

Fonte: Ufficio stampa Press Roberta Garibaldi

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