Roma, la giostra delle bancarelle del centro


A Roma la questione delle bancarelle e degli ambulanti presenti in grandi quantità nelle strade del centro, e non solo, continua a tenere banco. Lo scorso 27 febbraio il I Municipio ha emesso una delibera nella quale sono elencate le bancarelle da spostare e dove, in risposta alle sollecitazioni del Campidoglio.


La battaglia del Comune di Roma contro le postazioni degli ambulanti giudicate irregolari è infatti entrata nel vivo da qualche tempo dopo che a ottobre sono stati resi noti i risultati del Tavolo del Decoro (creato nel 2014 dalla Giunta Marino). Il Tavolo aveva il compito di individuare tutte le aree pubbliche che presentano un particolare valore archeologico, storico, artistico e culturale dove attuare una limitazione del numero di bancarelle.

Sono sempre di più le postazioni di venditori di oggetti, souvenir o capi d’abbigliamento che affollano le diverse zone della città, con naturale prevalenza nel centro e in prossimità dei monumenti. Una situazione su cui l’amministrazione capitolina deve intervenire, come indicato dal Piano generale del traffico urbano del 2015. La norma contenuta nel piano recita: “I Municipi, entro tre anni dalla entrata in vigore del regolamento, provvedono alla predisposizione dei piani per la ricollocazione delle occupazioni di suolo pubblico ubicate sulle sedi stradali della viabilità principale”.
Da qui la delibera 30 della Giunta Raggi di qualche mese fa sul Regolamento del commercio su area pubblica che stabilisce la ricollocazione di alcune bancarelle già presenti in aree più consone.

In attesa dell’attuazione della Bolkestein per il 2020, la direttiva europea che impone la messa a bando delle licenze ambulanti, l’obiettivo del Campidoglio è quindi spostare le bancarelle messe sotto torchio dal Tavolo del Decoro. Finora è stato stabilito lo spostamento di sole 53 bancarelle (Tuscolana, Ostia, Ponte Milvio e via Ugo Ojetti) a fronte delle circa 690 da spostare in totale. La situazione più delicata è senza dubbio nel Centro Storico dove è concentrato il numero maggiore di postazioni, anche irregolari. In quell’area i posteggi risultati da ricollocare sono 188.

Ed è proprio con l’amministrazione dem del I Municipio (che tra le sue aree di competenza comprende anche il Centro storico) che si riscontra la situazione più delicata: la giunta grillina del Campidoglio ha pressato nelle ultime settimane la mini giunta di Sabrina Alfonsi per ricevere il numero esatto delle bancarelle da rimuovere e le zone dove ricollocarle. Dopo qualche difficoltà nell’individuare altre aree da parte del I Municipio, confermato anche dalla minisindaca Alfonsi che ha ritenuto il territorio “saturo” per trovare nuove zone, lo stesso parlamentino di via Petroselli ha approvato la delibera nella scorsa settimana con la quale prevede lo spostamento dei banchi. Da una parte la questione di Piazza Vittorio, con i banchi spostati in tre mercati (Esquilino, via Cesare Balbo e via Sommeiller); dall’altra quelli del territorio restante. E quindi lo spostamento dei banchi di viale Trastevere (in via Cardinale Marry del Val), via Cola di Rienzo (area parcheggio Cipro), via Ferrari (mercati di via Tito Speri), viale Giulio Cesare, via Ottaviano, via Germanico e via degli Scipioni (viale Giulio Cesare angolo via Barletta).

La palla è ora passata all’assessorato al Commercio del Campidoglio che dovrà valutare la delibera del municipio e trovare una soluzione che in comune tutti sperano sia quella definitiva.

Potrebbe interessarti:

roma, plazzale flaminio

ROMA TRA BANCARELLE, BOLKESTEIN E DEGRADO

Print Friendly, PDF & Email

copyright Riproduzione riservata.