Roma. Hiroshige, Visioni dal Giappone. Scuderie del Quirinale

Alla fine il suo destino è trasformarsi in un drago delle nuvole.
La forte carpa che risale il torrente


Momenti di vita quotidiana, consuetudini sociali, tradizioni, miti, leggende.
Tutto confluisce in armonia nelle opere di Hiroshige. Maestro calligrafico, descrittivo, vibrante di spiritualità. 230 i capolavori in mostra a Roma alle Scuderie del Quirinale, in 7 percorsi tematici.


Famoso come Maestro della pioggia e della neve, Hiroshige fu con Hokusai il massimo esponente dell’ ‘’Ukiyo-e’’, l’arte del mondo fluttuante, l’arte del paesaggio.

Ma Hiroshige fece una rivoluzione. Introdusse la tecnica dell’ ‘asimmetria della composizione’.
Tecnica che mette in primo piano elementi di grandi dimensioni e lascia sullo sfondo gli altri.
Emblematica la stampa ‘Il mare di Satta nella provincia di Suruga’ in cui cita chiaramente  ‘La grande onda di Kanagawa’ di Hokusai’.

Il mare di Satta nella provincia di Suruga

Alla drammaticità delle onde di Hokusai, Hiroshige contrappone l’asimmetria armonica della composizione.
Grazie a questa tecnica è come se avessimo due opere sovrapposte.
La composizione è suddivisa tra il movimento turbolento dell’acqua in primo piano e la tranquillità del monte Fuji e delle imbarcazioni.
Due stati dell’anima, racchiusi dalla curva dell’onda che supera la vetta del Fuji.

Hokusai. La grande onda

Il mare di Satta nella provincia di Suruga

La natura apparentemente calma, descrittiva, l’impiego della linea curva o spezzata con la quale Hiroshige cambia il punto di vista, l’uso brillante del colore influenzarono non a caso gli impressionisti, Van Gogh in particolare.

Perché lo chiamarono maestro della neve e della pioggia?
Hiroshige ritraeva minuziosamente gli elementi della natura, la neve, la pioggia, l’atmosfera, i chiari di luna nelle loro infinite varietà e per ogni stagione.

I 7 percorsi tematici della mostra

1.Le prime opere. 2.Immagini di viaggio: To-kaido- e Kisokaido-. 3.Fiori, uccelli e pesci. 4.Vedute di luoghi lontani. 5.Parodie e umorismo. 6.Cento vedute di luoghi celebri di Edo. 7.La produzione pittorica.

Le Cinquantatre stazioni di posta del To-kaido-

Composte tra il 1833 il 1834 in risposta alle Trentasei vedute del Monte Fuji di Hokusai, appartengono al tema dell’arte fluttuante.
Ma perchè raffigurare proprio le stazioni di posta di un cammino?

A inizio Ottocento Edo, l’attuale Tokio, fu scelta dai signori dell’epoca, i Tokugawa, come capitale amministrativa e politica. Per mantenere il controllo, i Tokugawa obbligarono gli oltre 260 feudatari a risiedere ad Edo ad anni alterni.
Le strade di collegamento furono potenziate per favorire i trasferimenti, quella di To-kaido- era la preferita, lungo la strada nacquero le stazioni di posta raccontate da Hiroshige. Era il trend dell’epoca.

Kanbara. Neve di sera.

Fujieda. Cambio di uomini e cavalli

Niekawa

Le Cento vedute di luoghi celebri di Edo.

Una sorta di cartoline ante litteram. All’epoca in pochi potevano viaggiare e le immagini dei posti famosi erano un ricordo da riportare a casa. Ma anche un modo per far conoscere il territorio a chi non l’avrebbe mai visitato.

Il fiume Tana. Ciliegi in fiore lungo l’argine

Fiori Uccelli e Pesci

Hiroshige rese unico il classico soggetto ‘fiori e uccelli’ Integrò nelle opere versi poetici calligrafati, descrisse minuziosamente ogni particolare, scelse di non usare la prospettiva.
Ogni soggetto pittorico viene trasformato in simbolo.

Prendiamo la stampa de ‘La carpa’ rappresentata nel momento in cui nuota contro una corrente

La poesia recita ‘’Alla fine il suo destino è trasformarsi in un drago. La forte carpa che risale il torrente’

 

Una leggenda cinese racconta di una carpa che riuscì a superare una cascata situata sulla Porta del Drago lungo il Fiume Giallo, combattendo ostacoli e spiriti malvagi.
Per premiare il suo coraggio gli dei la trasformarono in un grande drago e le donarono l’immortalità.
La carpa divenne il simbolo di chi aspira a compiere grandi imprese e non teme di affrontare le avversità della vita.
Il suo viaggio iniziatico simboleggia il percorso dell’essere umano che se sviluppa in sé costanza e perseveranza può emergere dalle bassezze della vita e divenire cosciente di sé.
Emblema anche dei fanciulli, il 5 maggio, in occasione della festa a loro dedicata, si appendono aquiloni a forma di carpa sui tetti delle case.

Cosa non perdere?

Per entrare nell’universo artistico di Hiroshige osservate bene i dettagli.

Riuscirete a immergervi nelle immagini di viaggio, ad attraversare strade sotto la pioggia battente, ammirerete il Fuji in lontananza, la luna notturna, il silenzio della neve.

Shono. Scroscio improvviso

Oi

Luna riflessa sulla superficie delle risaie a Sarashina nella provincia di Shinano

Fermatevi in una locanda, impauritevi con le onde agitate del mare nella
Folla di visitatori al Tempio di Benzaiten a Enoshima

dove le acque che circondano minacciose la via al Tempio, spaventano i visitatori che stanno per entrare nel luogo sacro come i leoni e gli animali terrificanti dei portali delle chiese medievali.

Lasciatevi colpire dai colori come fecero Van Gogh, Degas, Toulouse-Lautrec.


Hiroshige. Visioni dal Giappone

Utagawa Hiroshige (1797 – 1858)

230 opere, silografie policrome e dipinti su rotolo.

7 percorsi tematici

INFO

1 marzo 2018 – 29 luglio 2018

Roma, Scuderie del Quirinale

Via XXIV Maggio 16

Tel.: +39 06 81100256

scuderiedelquirinale.it

Orari
Da domenica a giovedì dalle 10.00 alle 20.00

Venerdì e sabato dalle 10.00 alle 22.30
L’ingresso è consentito fino a un’ora prima dell’orario di chiusura

Gli orari sono gli stessi anche per i giorni festivi

BIGLIETTI

I biglietti includono l’audioguida in italiano e inglese

Intero € 15,00
Ridotto € 13,00

Cortesia €2,00
Ingresso gratuito fino ai 6 anni


Progetto a cura di Rossella Menegazzo con Sarah E. Thompson.

Produzione di

Ales S.p.A. Arte Lavoro e Servizi, Comune di BolognaIstituzione Bologna Musei

MondoMostre Skira

In collaborazione con

Museum of Fine Arts di Boston 

Con il patrocinio di

Agenzia per gli Affari Culturali del Giappone, Ambasciata del Giappone in Italia, Università degli Studi di Milano. 

 

Dal 21 settembre 2018 al 3 febbraio 2019 , la mostra sarà a Bologna nelle sale espositive del Museo Archeologico

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