Australia: meta da sogno, tra aquaculture e monoliti sacri

 

Ciò che non hai mai visto lo trovi dove non sei mai stato.

Proverbio africano

Australia, una delle mete turistiche più sognate. Con i suoi spazi immensi, la natura selvaggia, le grandi metropoli e le onde oceaniche ideali per il serf.

Come dimostrano gli ultimi dati dell’International Visitor Survey, il South Austrialia sta vivendo un momento d’oro per quanto riguarda il turismo internazionale.

Gli arrivi dall’Italia vedono un incremento del 6% a marzo 2017 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Bene anche il turismo cinese, il primo driver della crescita con un aumento del 48% e una spesa totale di 315 milioni di dollari. Ma è il Regno Unito che continua ad essere il più grande mercato per il South Australia, seguito da Stati Uniti, Cina e Nuova Zelanda.

Merito di questo successo è del governo di Stato che ha investito altri 70 milioni di dollari in finanziamenti turistici per promuovere il South Australia a livello nazionale e internazionale.

 

Australia del Sud: scoprire la cultura dell’acqua nell’Eyre Penisula

Restando nel Sud dell’Australia a poche ore di macchina da Adelaide si trova la Eyre Penisula che si affaccia sulle incantevoli acque dell’oceano.  Ad attendervi qui meravigliosi paesaggi costieri e tour che vi permetteranno di scoprire la “aquaculture”, ossia la cultura e la conoscenza dell’acqua che passa attraverso la visita nelle aziende ittiche, la pesca sulle barche del luogo e il tour dei vecchi porti in gite organizzate.

Potrete seguire la vita marina di ostriche, gamberi, capesante nelle acque incontaminate della Eyre Peninsula, scoprire come i molluschi minacciati di estinzione vengono trattati a Whyalla,  assaggiare le ostriche fresche a Cowell, nuotare con i tonni a Port Lincoln e avvistare delfini intorno alla fattoria di ostriche di Coffin Bay, e ancora raccogliere a mano i gamberetti freschi a Elliston e degustare il baccalà appena pescato nella Streaky Bay e a Ceduna.

Lungo i vari percorsi si può nuotare e navigare tra infinite spiagge bianche, soggiornare in quiete e piacevoli cittadine e passeggiare sulle scogliere rocciose.

  • A Whyalla si possono conoscere i segreti delle colture marine e scoprire i fattori ambientali che li minacciano e seguirli in crociera. Nella vicina Fitzgerald Bay si può camminare lungo spiagge incontaminate.
  • Cowell è il villaggio delle ostriche, da assaggiare qui accompagnate da un buon bicchiere di vino e poi continuare il tour percorrendo la costa orientale della penisola fino a Port Lincoln e ordinare un cesto di pesce fresco ai pescatori locali, o nuotare con il tonno blu intorno a Boston Bay.
  • A nord si trova il tranquillo villaggio di pescatori di Coffin Bay, famoso per le ostriche migliori del paese. Da qui si prosegue sulla costa occidentale della penisola fino al paradiso di Elliston, dove degustare un’ottima cena magari a base di gamberi, specialità del posto.
  • Dopo aver attraversato la baia di Venus, tappa obbligatoria è Needle Eye Lookout per ammirare la spettacolare costa rocciosa. A Baird Bay ci si può immergere con i delfini e nuotare con i leoni marini. Più a ovest, a Point Labatt, è possibile contemplare i leoni marini mentre giocano. 

 

Australia del Nord: il governo insieme a Google per far conoscere la storia e i luoghi del popolo Anangu

Nella parte Nord dell’Australia si trova un monolite sacro, venerato dalle popolazioni aborigene dell’Australia: il monolite di Uluru. Questo gigante di roccia è il simbolo del Paese, inserito nella lista dei Patrimoni mondiali dell’Umanità dell’Unesco, è visibile solo parzialmente: il resto è sepolto per 7 km sotto la superfice terrestre.

Il governo del Northern Territory insieme all’Ente Parks Australia e alla popolazione Anangu ha collaborato con Google per realizzare dei tour virtuali con il servizio di Street View nei luoghi degli Anangu, i tradizionali custodi di Uluru.

Da casa è possibile ammirare lo splendore di questi luoghi dal punto panoramico di Talinguru Nyakunytjaku, oppure percorrere virtualmente la Kuniya Walk addentrandosi fino al Kapi Mutitjulu Waterhole, o ancora intraprendere un tour tra le pitture rupestri della grotta Kulpi Mutitjulu.

Per rendere onore alla storia e al significato spirituale del luogo, Google ha utilizzato la piattaforma Story Spheres, che ha reso possibile la raccolta di contenuti audio, racconti e canzoni degli Anangu, i tradizionali custodi di Uluru: il risultato è un vero e proprio tour interattivo.

Attraverso Google Street View, che consente veri e propri tour virtuali, Tourism NT può promuovere il Northern Territory in tutto il mondo stimolando l’interesse verso la destinazione da parte dei viaggiatori che grazie alle informazioni rese disponibili da Google potranno pianificare al meglio il viaggio alla scoperta dell’Outback australiano.

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