Toscana. Un viaggio in Maremma alla scoperta di sapori e luoghi unici al mondo.
Questa regione, un tempo simbolo di terreni impervi e paludosi, oggi è la patria dei butteri e della razza maremmana, ma anche delle pietanze a base di cacciagione, delle zuppe di verdure e di pesce grazie al rapporto diretto della terra e del mare.
Alle soste di piacere, immancabilmente si offrono agli escursionisti le strade bianche che attraversano la Valdichiana, luogo magico dove pascola pigramente la chianina, una razza bovina che per sapore, magrezza e digeribilità della sua carne non teme confronti.
Dirigendosi verso nord si può ammirare uno dei panorami più belli della Toscana: le colline del Chianti, rese famose dai vini a Denominazione di Origine Controllata e dalle eleganti geometrie dei vigneti disegnati dall’uomo.
Il passo è quasi breve, si raggiunge l’Area del Tufo, dove i poggi si fanno argento grazie alla chioma degli ulivi. Nemmeno a dirsi, anche qui l’olio ha meritato il riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta.
Un disegno dai contorni imprevedibili si presenta all’escursionista risalendo la Versilia: sono le Alpi Apuane con la loro selvaggia bellezza. Dove la più solenne opera è la natura, viene alla luce uno dei salumi toscani più buoni e delicati: il lardo di Colonnata IGP.
Nella vicina Lunigiana il piatto per eccellenza è invece il testarolo, e sempre nelle formelle di terracotta o ghisa si ottengono anche le focaccette di Quercia di Aulla, la torta d’erbi e i panigacci.
Boschi, seccherecci, mulini e storiche mulattiere, invitano l’escursionista a percorrere i sentieri ombrosi e freschi dei castagneti della Garfagnana. La farina di castagne DOP, il farro IGP, il miele, i funghi porcini, sono solo alcuni dei prodotti alla base di una cucina tipica, genuina, tradizionalmente semplice e sostanziosa.
Il nostro viaggio immaginario termina sui sentieri dell’Appennino, dove, ora diritte e ora contorte, le antiche fustaie d’incomparabile bellezza sopravvivono nei castagneti dell’Amiata. Qui, riti e consuetudini che sopravvivono all’incalzare del tempo sono all’origine della Castagna IGP del Monte Amiata.
Fonte: www.visittuscany.com
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