Anno del cibo: i prodotti gastronomici top della zona tra Marche e Umbria colpita dal terremoto

Un terra ricca di prodotti gastronomici di prima qualità, quella tra Marche e Umbria colpita duramente nel 2016 e nel 2017. Territorio che, anche a causa delle continue scosse, registra una lieve ripresa del turismo.

A distanza di quasi due anni è nata Laboratorio della rinascita, una piattaforma online con un portale digitale (laforzadirinascere.it) che permette l’acquisto tramite e-commerce dei prodotti tipici locali per favorire la ripresa economica di queste incantevoli aree.

Ma quali sono i prodotti della zona da gustare?

Partendo dell’Umbria, sicuramente i salumi di Norcia, tra cui il rinomato prosciutto, di cui esistono due tipologie. Il primo, chiamato “tipico di Norcia”, è stagionato per un massimo di un anno mentre il secondo, “l’antico di Norcia”, viene stagionato per ben due anni. 

Sempre a Norcia altro prodotto tipico è il tartufo, conosciuto come il Nero di Norcia che raggiunge la sua maturazione tra maggio ed ottobre. Di colore bruno o nero con la presenza di grandi verruche, all’interno presenta un color nocciola, con numerose venature bianche che creano un caratteristico effetto marmorizzato.

E nella frazione di Castelluccio, all’interno del Parco nazionale dei Monti Sibillini, si producono delle piccole lenticchie dal sapore unico che sono un prodotto IGP. La Fioritura delle piante di lenticchie, alla fine di giugno, offre uno spettacolo incantevole: i prati si colorano di colori vari che spaziano giallo ocra al rosso.

Il tartufo bianco, più raro e pregiato, si trova nei terreni calcarei dell’alta Umbria. Di piccole dimensioni, esternamente liscio e di colore rosso bruno mentre all’interno è chiaro con numerose venature ramificate.
 

C‘è poi lo zafferano prodotto a Città della Pieve, Cascia, Gubbio e Spoleto. Antichissima è la produzione a Città della Pieve risalente al XIII secolo: c’è una testimonianza risalente al 1279, contenuta nello Statuto di Perugia dove si vieta, nell’intero contado e a Città della Pieve, la semina della pianta da parte di forestieri.

E nelle Marche?Sarnano si produce il delizioso Ciauscolo un salame così morbido e cremoso da essere spalmabile. Prodotto IGP legato alla tradizione contadina marchigiana, è un insaccato ottenuto dalla macellazione di tutte le parti del maiale.

A cavallo tra Umbria e le Marche (provincia di Macerata) si produce la patata rossa di Colfiorito. Introdotta nel 1963, si tratta di un tubero di origini olandesi che però è riuscito ad attecchire nella zona, grazie alle particolari condizioni ambientali, sostituendo la nostrana patata bianca.

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