Al via il Festival del Cinema di Cannes 2018, ecco cosa sapere di questa edizione


Iniziata la 71esima edizione del Festival del cinema di Cannes. 21 i film in concorso con gli italiani “Dogman” di Matteo Garrone e “Lazzaro Felice” di Alice Rohrwacher.


Da non perdere anche le proiezioni speciali, il concorso del Certain Regard (con “Euforia” di Valeria Golino) e poi la Quinzaine des realizateurs, Cannes classic con i restauri (questo e’ l’anno di “Ladri di biciclette” di Vittorio De Sica) e i documentari sul cinema, i cortometraggi della Cinefondation. Ma il festival di Cannes non è solo film ma anche Croisette e jet set.

Ha aperto ieri sera il film “Todos lo Saben” del cineasta iraniano Asghar Farhadi, in corsa per la terza volta sulla Croisette. Si tratta di un thriller psicologico che sfiora il melodramma con protagonisti Penélope Cruz e il marito Javier Bardem.

Ecco alcune curiosità su questa edizione 2018.

Cate, Marion e Kristen, le star padrone del Festival

Le stelle sono tante, quasi tutte donne. La Blanchett presidente della giuria, l’ex Twilight Stewart con lei, Cotillard (ottavo anno consecutivo​ protagonista a Cannes) versione platinata per Guele d’ange, promettente esordio di Vanessa Filho a Un Certain regard guidano una bella pattuglia che va da Lea Sydeaux a Jane Fonda, da Audrey Tatou a Emilia Clarke, a Isabelle Adjani, Vanessa Paradis produttrice di porno gay.

Star Wars in esclusiva

Lo spin off di Star Wars, girato da Ron Howard, tutto dedicato al personaggio di Solo della saga immortale di George Lucas, e’ davvero una delle esclusive di Cannes 2018.

L’attesa e’…stellare. Arrivano Alden Ehrereich, Emilia Clarke, Woody Harrelson oltre la regista. Nel giardino dell’Hotel Carlton una plancia di comando del Faucon Millenium e’ a disposizione dei passanti sulla Croisette per provare l’ebbrezza, in attesa della premiere il 15 maggio fuori concorso (e gia’ sold out).

Women Power

E’ talmente diffusa la notizia, nell’anno del #metoo e del post Weinstein, di una Palma d’oro a un regista donna che il direttore del festival è dovuto intervenire per smentirla.

C’è da dire che l’ultima donna a vincere l’ambito premio è stata Jane Campion con “Lezioni di piano”, 35 anni fa.

Nel caso la lotta a 3 andrebbe, secondo voci, di diritto a Eva Husson per “Les Filles du soleil”, un film di guerra sul battaglione di soldatesse curde. Ma possono sperare la nostra Alice Rohrwacher con “Lazzaro Felice” e Nadine Labaki con “Capharnaum”.

L’innominabile è ovunque

L’edizione 71 del festival di Cannes è la prima del post Weinstein. Il molestatore seriale denunciato da decine di donne è stato finora protagonista indiscusso sulla Croisette (e a quel che sappiamo anche nelle stanze), finanziando ad esempio il super evento glam dell’amfAR.

Quest’anno la battaglia delle donne è il sottotema del festival. Al punto che un numero verde e un apposito team #nerienlaisserpasser è stato creato per denunciare le molestie. Comportament correct exigè è il biglietto speciale per dire basta.

Grandi incontri

Oltre alle decine di film, Cannes più che mai quest’anno si caratterizza per imperdibili lezioni di cinema: Martin Scorsese alla Quinzaine il 9 maggio, Christopher Nolan il 12, John Travolta il 16, Gary Oldman il 18.

Pochi americani in concorso

Gli americani quest’anno latitano ma quei pochi sono attesissimi. E’ il caso del film di Spike Lee, in concorso lunedì 14, ispirato alla storia vera di Ron Stallworth, un poliziotto afro americano che riuscì a infiltarsi nella setta razzista Ku Klux Klan. Con l’occasione il regista da sempre in prima linea per la comunità nera in America e difensore dei diritti civili torna sulla Croisette dopo 27 anni (era Jungle Fever, 1991).

Selfie? No thanks!

Atteggiarsi sulla Montee des Marches, instagrammando in diretta la propria foto sul leggendario tappeto rosso è decisamente cheap anche se sei una stella del cinema. Ormai è regola scritta. Attori, registi e accompagnatori sui gradini sono pregati di fermarsi a farsi immortalare dai fotografi accreditati in smoking dalle 8 di mattina. Lasciateli fare il loro lavoro, ha pensato il direttore Fremaux, i selfie fateveli a casa vostra.

 

Fonte: Ansa

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