Roma. Dal 12 maggio sarà aperta al pubblico la prima archeo-stazione underground di Roma, la fermata San Giovanni della metro C.
Stazione che sarà operativa collegando la terza linea metropolitana alla metro A.
Gli scavi durati circa 3 anni hanno consentito di esplorare una stratigrafia di oltre 20 metri in profondità. Il risultato è “un tour nella storia” lungo corridoi, scale mobili e banchine nuove di zecca ma anche tra i reperti archeologici esposti ovunque.
Romani e turisti, che si spostano in metro, si troveranno immersi tra gusci di molluschi della prima e media età imperiale, tubi di terracotta, condutture in piombo, grandi anfore del I-II secolo d.C, strumenti in osso lavorato e i piatti colorati dell’età moderna e contemporanea.
Un unicum nel suo genere, che però vanta a livello concettuale ‘predecessori’ illustri tra le stazioni metropolitane internazionali.
Una per tutte quella di Parigi, Louvre Rivoli, che suggerisce l’arrivo al museo del Louvre con riproduzioni di statue e reperti di arte antica.
La tratta T3 da San Giovanni (esclusa) ai Fori Imperiali è in corso di realizzazione. I lavori sono iniziati il 21 marzo 2013 per uno sviluppo di 3.6 km e due stazioni Amba Aradam-Ipponio e Fori.
Da via Sannio a fine marzo sono partite le ‘talpe meccaniche’ (Tunnel boring machine), che scaveranno il tunnel verso la futura stazione metropolitana di Amba Aradam.
Qui gli scavi della metro C hanno già portato alla luce ‘la casa del comandante’, una domus collegata ai dormitori della caserma di impianto traianeo e poi modificata da Adriano. Sarà, dunque, un’altra archeo-stazione.
Si stima che l’apertura delle due stazioni successive a San Giovanni possa avvenire nel 2022.
Fonte: Ansa
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