Roma. Palazzo Braschi rende omaggio a uno dei maggiori architetti e paesaggisti del Novecento, Raffaele de Vico con una mostra dal 16 maggio al 30 settembre.
Presentate quasi 100 opere fra disegni, progetti, fotografie e documenti, di cui alcuni mai esposti prima e/o non esposti da lungo tempo, provenienti dalle collezioni capitoline (Museo di Roma Palazzo Braschi, Galleria d’Arte Moderna e Museo Canonica) e dagli archivi capitolini, con particolare riferimento all’Archivio Storico Capitolino a cui l’anno scorso è stato donato dagli eredi l’archivio personale di Raffaele de Vico.
Con l’operatività e la creatività progettuale di de Vico vengono anche documentate le trasformazioni naturalistiche della città. Da Villa Borghese (per un ventennio a partire dal 1915) al Parco della Rimembranza a Villa Glori (1923-1924), dai progetti per i parchi Flaminio (1924), del Colle Oppio (1926-1927), Testaccio (1931) a quelli di Ostia Antica (1929-1930),di Santa Sabina sull’Aventino (1931), di Castel Fusano (1932-1937) e Cestio (1938). Così come per i giardini di Villa Caffarelli (1925), Villa Fiorelli (1930-1931) e Villa Paganini (1934) e per il Parco degli Scipioni (1929) e per quello Nemorense (1930); o il particolare progetto per i giardini dell’allora via dell’Impero e di via Alessandrina (1933), da affiancare alle esedre arboree realizzate per la sistemazione di piazza Venezia (1931) oltre al raffinato “giardino-fontana” di Piazza Mazzini (1925-1926), fino ad arrivare al grandioso progetto del parco “dantesco” del Monte Malo (Monte Mario, 1951) e a quelli per i giardini dell’EUR (1955-1961). E ancora: i progetti per il teatro all’aperto a Villa Celimontana (1926) e per l’ampliamento del Giardino Zoologico (1928) e i lavori di riorganizzazione del vivaio e delle serre di San Sisto Vecchio (1926-1927).
L’esposizione presenta una selezione di dipinti a olio su tavola conservati nelle raccolte del Museo di Roma che vennero acquistati nel 1936 dallo stesso Governatorato.
La mostra si muove seguendo un tracciato storicizzato, con il preciso obiettivo di immergere le opere e i progetti di de Vico nel contesto di trasformazione – anche sociale – della città nella prima metà del Novecento, facendo emergere in primo piano alcuni suoi luoghi ancora presenti nell’attuale paesaggio urbano.
Credits
A cura di AlessandroCremona, Claudio Crescentini, Donatella Germanò, Sandro Santolini e Simonetta Tozz
Informazioni:
Raffaele de Vico (1881-1969). Architetto e paesaggista
Roma, Palazzo Braschi
16 maggio – 30 settembre 2018
Orari
Dal martedì alla domenica dalle ore 10 – 19 (la biglietteria chiude alle 18). Giorni di chiusura: lunedì
Biglietti
Residenti: intero € 8,50; ridotto: € 6,50
Non residenti: intero € 9,50; ridotto: € 7,50
Gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente
Fonte: Zètema Progetto Cultura
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