Roma. Nel 2017 l’industria turistica italiana conferma il suo ruolo fondamentale per l’economia del Paese, dando seguito all’andamento positivo già in atto dal 2016 e che, secondo le previsioni, si protrarrà anche nel 2018.
Questo è quanto emerge dall’ultimo report del World Travel and Tourism Council che analizza l’impatto economico del settore viaggi e turismo nel mondo e nei singoli Paesi.
In cifre, il contributo totale del turismo all’economia italiana nel 2017 è stato di 223,2 miliardi di euro, pari al 13% del PIL. Rispetto al 2017 si stima un incremento dell’1,8% per l’anno in corso, che porterà il valore economico del settore a 227,3 miliardi di euro.
L’impatto economico del turismo si riflette in maniera rilevante sul mondo del lavoro, con oltre 3,4 milioni di posti direttamente e indirettamente generati nel 2017, pari al 14,7% dell’occupazione totale del Paese. Sempre secondo il WTTC, il numero di occupati dovrebbe crescere dell’1,4% nel 2018, fino a raggiungere, nel 2028, quota 4 milioni di lavoratori.
Sempre in termini di contributo totale del turismo al PIL, il valore dell’industria turistica per l’economia italiana è superiore alla media mondiale ed europea. A livello globale, nel 2017 il turismo ha registrato un contributo al PIL del 10,4% ed ha generato il 9,9% dei posti di lavoro. In Europa, il settore ha rappresentato il 10,3% del PIL e l’11,7% dei posti di lavoro. All’interno dell’Unione Europea, insieme ad altri paesi del mediterraneo, l’Italia ha registrato il contributo totale al PIL più alto. Germania (10,7%), Regno Unito (10,5%), Svizzera (9,1%) e Francia (8,9%) si sono posizionati alle nostre spalle.
Considerando il contributo diretto del settore viaggi e turismo al PIL, il nostro Paese è secondo solo alla Germania (106,8 miliardi di dollari nel 2017). In termini di peso percentuale sul PIL, l’Italia ha rilevato il 5,5%: si tratta del contributo più alto se confrontato con i nostri principali competitor (Spagna 5,4%, Germania 3,9%, Regno Unito 3,7%, Francia 3,6%). Anche in questo caso si supera la media Europea di 1,6 punti percentuali e quella mondiale di 2,3 punti percentuali.
Supera la media europea e mondiale anche il contributo diretto del turismo all’occupazione, lo share dell’Italia, pari a 6,5%, è di nuovo sopra a Spagna e Regno Unito (4,9%) e Francia (4,2%).
Secondo WTTC sono in netto incremento anche i dati sulla spesa degli stranieri in Italia. Nel 2017 i turisti stranieri nel Belpaese hanno speso 39,6 miliardi di euro, il 6,5% in più sul 2016. L’aumento ha superato di oltre 2 punti percentuali la media mondiale. Si stima che nel 2018 la crescita sarà di quasi il 4%.
Fonte: www.ontit.it
Potrebbe interessarti:
XXII Borsa delle 100 Città d’arte, record di turisti nel 2017. Il 60% stranieri |
Riproduzione riservata.