91 milioni di turisti stranieri in Italia lo scorso anno, +6% rispetto al 2016; città d’arte e culturali le mete più diffuse: è quanto emerge dall’indagine condotta dalla Banca d’Italia sul turismo internazionale.
In ripresa anche i soggiorni balneari tra i turisti stranieri. La spesa turistica ha riguardato tutte le regioni, soprattutto il Sud e il Centro.
I dati arrivano proprio a ridosso delle dichiarazioni d’intenti del ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio che dovrebbe ottenere al prossimo Cdm anche la delega al turismo.
Nel 2017 i flussi in entrata e in uscita sono aumentati rispetto al 2016, in termini sia di viaggiatori sia di spesa. L’avanzo della bilancia dei pagamenti turistica è salito allo 0,9% del Pil (da 0,8 nel 2016) grazie al marcato incremento delle entrate (la spesa degli stranieri in Italia). Queste ultime (39,2 miliardi nel 2017, pari al 2,3% del Pil) sono aumentate a un tasso (7,7%) più che doppio rispetto a quello delle entrate mondiali da turismo internazionale, con una ricaduta positiva sulla quota di mercato dell’Italia. Dopo un decennio di stagnazione, anche la spesa dei viaggiatori italiani all’estero è aumentata (8,9%), insieme al numero dei viaggiatori e dei pernottamenti; nel 2017 è stata pari all’1,4% del Pil.
Le entrate mondiali da turismo internazionale sono state di 1.156 miliardi di euro, in crescita del 3,5% rispetto al 2016. Gli Usa si confermano il paese con le entrate più elevate (180,3 miliardi), con una quota mondiale del 15,6%. Seguono Spagna (60,2 miliardi) e Francia (53,7 miliardi) mentre l’Italia è quinta con 39,2 miliardi, corrispondenti a una quota di mercato sulle entrate turistiche mondiali del 3,4%. La Francia resta la meta più visitata (89,8 milioni di arrivi) seguita da Spagna e Stati Uniti (81,8 e 73,0 milioni). Anche per numero di visitatori l’Italia è quinta.
Nel confronto tra i quattro maggiori paesi dell’area dell’euro, nel 2017 il surplus della bilancia turistica dell’Italia in rapporto al Pil è risultato inferiore, come nell’anno precedente, solo a quello della Spagna; è stato superiore a quello medio dell’Ue e dell’area dell’euro. Le entrate da turismo internazionale in Italia sono state pari al 2,3 per cento del Pil, un livello appena inferiore alla media della Ue e dell’area dell’euro (2,5%).
Nel 2017 la spesa complessiva dei viaggiatori stranieri in Italia è aumentata del 7,7% rispetto al 2016, superando i 39 miliardi. I visitatori provenienti dall’area dell’euro, che storicamente concorrono in modo significativo alle entrate turistiche complessive dell’Italia (oltre il 40%), hanno fornito il principale contributo alla crescita nel 2017, aumentando dell’11,3%. La Germania, insieme a Usa e Francia, continua a essere il maggior importatore di servizi turistici dall’Italia: le spese dei turisti tedeschi nel nostro paese sono cresciute di quasi il 15% lo scorso anno, seconde solo a quelle dei canadesi. La Germania ha rappresentato nel 2017 il principale paese di provenienza anche in termini di numero di visitatori.
Fonte: Ansa
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