Il dito custodito al Louvre è della mano della statua di Costantino dei Musei Capitolini

È della mano della colossale statua di Costantino, uno dei capolavori dei Musei Capitolini, il dito in bronzo dorato che dal 1863 il Museo del Louvre possiede nelle sue raccolte. Il dito lungo 38 cm, viene dalla collezione del banchiere romano Giampietro Campana.

La scoperta è stata effettuata nell’ambito del progetto di ricerca sulla tecnica di produzione di grandi bronzi antichi condotto dal Museo del Louvre e dal Centro per la Ricerca e il Restauro dei Musei di Francia. L’identificazione si deve all’intuizione di Aurélia Azéma, studente di dottorato associato al programma di ricerca, e fa affidamento sull’analisi della composizione della lega e sullo studio delle tecniche di produzione.

In vista dell’allestimento della mostra Un sogno d’Italia. La collezione del marchese Campana, che si tiene al Louvre dal 7 novembre 2018 all’11 febbraio 2019, in collaborazione con il museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, e per la quale si sta studiando la possibilità di una ulteriore tappa in Campidoglio, il Dipartimento del Museo delle Antichità Greche, Etrusche e Romane del Louvre ha voluto verificare questa ipotesi insieme ai Musei Capitolini.

L’eccezionale scoperta è stata confermata il 17 maggio 2018, quando Claudio Parisi Presicce, Sovrintendente Capitolino e Direttore dei Musei Civici di Roma Capitale, Françoise Gaultier, Direttore del Dipartimento delle Antichità Greche, Etrusche e Romane del Louvre, i ricercatori del Louvre e del C2RMF hanno verificato che la riproduzione in resina del dito, realizzata con un modello 3D, si adattava perfettamente alla mano. La ricerca in corso nella vecchia documentazione e negli archivi dovrebbe aiutare a capire quando il dito è stato staccato dalla mano e come è arrivato nella collezione Campana.

Secondo Presicce: ‘Il dito verosimilmente si è staccato in occasione della separazione tra la mano e il globo che reggeva originariamente, quando nel 1584 quest’ultimo è stato collocato alla sommità della colonna miliaria del I Miglio della Via Appia, posta a decorazione della balaustra che chiude la piazza capitolina verso il Campo Marzio. In un’incisione pubblicata nel 1759 dall’abate Diego Revillas – continua – la mano risulta già priva del suo indice”. I Musei Capitolini stanno valutando l’ipotesi del prestito della mano di Costantino al Museo parigino in occasione della mostra ”Un sogno d’Italia. La collezione del marchese Campana”, mentre il Louvre sta studiando la possibilità di un accordo che permetterebbe di presentare, dopo la mostra di Parigi, la mano integrata dal dito ai Musei Capitolini.

Fonte: ANSA

Potrebbe interessarti:

 A Gubbio una mostra diffusa celebra l’arte al tempo di Giotto
Print Friendly, PDF & Email

copyright Riproduzione riservata.