Matera, da vergogna a gloria: la città di pietra diventa un acquerello sulle foto di Federico Scarchilli


Nel 1948 Matera fu definita “vergogna nazionale” da Togliatti, nel 1993 viene dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco e infine nel 2014 avviene l’ultimo grande riscatto: Matera è Capitale Europea della Cultura 2019.


Oggi ad apprezzare e accarezzare le bellezze della città di pietra lo sguardo del fotografo Federico Scarchilli (www.federicoscarchilli.it), classe 1990, laureato in Fotografia all’Istituto Europeo del Design di Roma che si ritrova accecato dal bianco che viene riflesso dai muri di pietra.

Nel suo ultimo progetto fotografico Federico Scarchilli trasforma la città lucana in un’opera a metà tra un acquerello e un lavoro impressionista, sfruttando la forza della luce bianca che si riflette sul tufo materano.

Elemento che ha voluto fortemente inserire nelle sue foto, dando un volto nuovo a Matera, fotografandola come un acquerello luminoso.

“La monocromia del bianco fa da perfetto sfondo ai vari colori che si trovano per la città: è così che un albero, una felpa di un turista o un lenzuolo steso acquisisce un contrasto notevole, alimentando la fantasia di ogni artista e facendo trasfigurare Matera in una città irreale, mentre camminavo per i Sassi avevo l’idea di essere entrato in un mondo fantasy dipinto da qualche maestro impressionista” racconta Federico Scarchilli.

“Matera è città, comunità, coesione e forza di volontà. Un esempio per me perché è l’esatto simbolo della vita: le difficoltà iniziali, l’arrivo al punto più basso con l’appellativo ‘città della vergogna’, la voglia di alzarsi, di riscattarsi; la consapevolezza di avere forza, di ribellarsi e innovarsi; la scalata fino a toccare il punto più alto con un nuovo appellativo, quello di Città della Cultura Europea” continua ancora l’artista.

Matera in 7 anni ha fatto crescere il turismo del 176% e per il 2019 si attendono 800.000 persone.

In questo anno la città diverrà il luogo dove aprire le porte del futuro (“Open future” è il motto della fondazione), facendo diventare Matera un laboratorio d’idee a cielo aperto.

Cinque i temi principali che saranno indagati: Futuro remoto, Continuità e rotture, Utopie e distopie, Radici e percorso, Riflessioni e connessioni.

 

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