Dal 27 luglio 2018 i Musei Capitolini ospitano l’esposizione “La Roma dei Re. Il racconto dell’Archeologia” la prima di una serie di esposizioni temporanee che permette ai visitatori di recuperare, attraverso le stratificazioni archeologiche, i valori fondativi della città di Roma.
Gli inizi di Roma sono spesso confinati ai miti della fondazione tramandatici dagli storici antichi: dalla Lupa che allatta i Gemelli presso la palude ai piedi del Palatino alla disputa fratricida tra Romolo e Remo.
Immaginario rafforzato dalla circostanza che l’immagine di Roma maggiormente proposta nei secoli è legata ai simboli e agli edifici del suo passato imperiale, e, d’altra parte, dalla difficoltà nel rintracciare opere immediatamente riconducibili alle fasi precedenti della vita della città, a partire dall’età repubblicana e andando ancora più indietro nel tempo.
Prendendo il via dall’attenta lettura dei dati archeologici, “La Roma dei Re. Il racconto dell’Archeologia” accende i riflettori sulla fase più antica della storia di Roma, illustrandone gli aspetti salienti e ricostruendo costumi, ideologie, capacità tecniche, contatti con ambiti culturali diversi, trasformazioni sociali e culturali delle comunità che vivevano quando Roma, secondo le fonti storiche, era governata da re.
Grazie a lunghe attività di ricomposizione e di restauro a cura della Sovrintendenza Capitolina, con la collaborazione del Parco Archeologico del Colosseo che ha messo a disposizione i risultati delle più recenti ricerche nell’area nord-est del Palatino e sulla Velia, sono in mostra per la prima volta al pubblico dati e reperti mai esposti prima.
Il percorso espositivo, che parte dal limite cronologico più recente, il VI secolo a.C., arriva fino al X secolo a.C., si snoda in diverse sezioni:
- Santuari e palazzi nella Roma regia, con reperti provenienti dall’area sacra di Sant’Omobono nel Foro Boario presso l’antico approdo sul Tevere;
- I riti sepolcrali a Roma tra il 1000 e il 500 a.C., con corredi tombali dalle aree successivamente occupate dai Fori di Cesare e di Augusto e dal Foro romano;
- L’abitato più antico: la prima Roma, con il plastico di Roma arcaica per un viaggio a ritroso nel tempo dalla Roma di oggi a quella delle origini;
- Scambi e commerci tra Età del Bronzo ed Età Orientalizzante, con testimonianze provenienti in massima parte dalla necropoli dell’Esquilino, uno dei complessi più importanti della Roma arcaica;
- Le sezioni Indicatori di ruolo femminile e maschile, Oggetti di lusso e di prestigio, e Corredi funerari “confusi”, che contengono reperti e oggetti provenienti anch’essi per lo più dalla necropoli dell’Esquilino a testimonianza di quella che poteva essere la ricchezza originaria della necropoli.
Credits
L’esposizione è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita Culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali,curata da Isabella Damiani e Claudio Parisi Presicce, e organizzata daZètema Progetto Cultura.
Informazioni
La Roma dei Re. Il racconto dell’Archeologia
Roma, Musei Capitolini, Palazzo Caffarelli e Area del Tempio di Giove di Palazzo dei Conservatori. Piazza del Campidoglio 1
27 luglio 2018 – 27 gennaio 2019
Tutti i giorni 9.30-19.30; la biglietteria chiude un’ora prima
Biglietti
€ 15.00 biglietto integrato Mostra + Museo intero per i non residenti a Roma;
€ 13.00 biglietto integrato Mostra + Museo ridotto per i non residenti a Roma;
€ 13.00 biglietto integrato Mostra + Museo intero per i residenti a Roma;
€ 11.00 biglietto integrato Mostra + Museo ridotto per i residenti a Roma.
€ 2,00 sul biglietto gratuito, ad esclusione dei biglietti per scuole elementari e medie inferiori, bambini da 0 a 6 anni e portatori di handicap.
Acquistando la MIC Card, al costo di € 5.00, ingresso illimitato per 12 mesi ai Musei Civiciper chi risiede o studia a Roma
Sito: www.museicapitolini.org; www.museiincomune.it
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