Roma. È stata deturpata, nella notte tra il 3 e il 4 luglio, con un liquido nero simile al catrame la fontana davanti alla Basilica di San Sebastiano sull’Appia Antica.
“Non è stato un incidente: chi ha deturpato il nasone lo ha fatto con la volontà di compiere un atto vandalico.“- dichiara a La Repubblica il viceparroco Padre Stefano – “Si tratta di un altro duro colpo alla condizione già disastrata dell’Appia antica. Venire qua è già di per sé un’impresa e chi ci riesce si ritrova a passare nella foresta“.
Quando Padre Stefano il 3 luglio alle 17 ha chiuso l’ingresso alle catacombe, la fontana era pulita. Soltanto nella mattinata di ieri si è accorto dello sfregio e ha allertato immediatamente i carabinieri e i vigili del fuoco.
“Dalla fontana si continua a bere, io non posso mettere un cartello con su scritto acqua non potabile – continua il viceparroco – ma non so se quella sostanza può essere nociva“. Intanto i carabinieri continuano a indagare su chi e perché abbia imbrattato il nasone, che si trova lì dagli anni ’70 a disposizione di chi ha bisogno di rinfrescarsi mentre percorre l’Appia antica.
Fonte: La Repubblica
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