Thailandia: sono 7 i ragazzi tratti in salvo


Roma. Sono cominciate ieri, 8 luglio, le operazioni di soccorso per liberare la squadra di calcio rimasta intrappolata insieme all’allenatore all’interno di una grotta nel cuore della Thailandia. Fino a questo momento sono 7 i ragazzi tratti in salvo; ne restano ancora 5 e l’allenatore.


Le operazioni di soccorso stanno richiedendo particolare attenzione dal momento che si tratta di un percorso di circa quattro chilometri che prevede il passaggio in strettoie (di cui una larga appena 38 centimetri) immersioni in tunnel allagati, pendenze e attraversamento di correnti d’acqua e rocce.

Il primo tratto è quello che presenta i rischi maggiori. Per superarlo, i ragazzi, che hanno trascorso circa nove giorni senza mangiare prima di essere ritrovati lunedì, dovranno immergersi in uno stretto passaggio dove c’è spazio per una sola persona.

I ragazzi, molti dei quali non sapevano nuotare prima di essere soccorsi, hanno preso lezioni intensive sulla gestione delle attrezzature per l’immersione. Utilizzeranno maschere speciali che coprono l’intero viso e permettono loro di respirare naturalmente, oltre a comunicare con le squadre di soccorso. I sommozzatori esperti (sono 18, 13 stranieri e 5 thailandesi) hanno avvertito del rischio della missione ma hanno assicurato che è l’opzione migliore, resteranno sempre con i ragazzi, per guidarli.

I ragazzi potranno tenersi a una corda attaccata al muro attraverso un percorso di saliscendi in un terreno roccioso con forti correnti d’acqua, illuminato artificialmente. Una volta usciti, i ragazzini saranno visitati e valutati dai medici. Ad attenderli, 13 ambulanze e cinque elicotteri, per il trasporto in ospedale. Le precipitazioni sono una delle preoccupazioni principali, perché l’acqua filtrata dal monte può tornare a inondare le gallerie. 

Fonte: AGI

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