L’autunno delle mostre italiane si apre nel segno della grande pittura, offrendo al pubblico l’incontro con gli splendidi capolavori di celebri maestri, da Caravaggio a Chagall, da Picasso a Courbet.
Qui, una panoramica di quelle più attese.
MILANO: Caravaggio e Picasso
Al Museo della Permanente, dal 6 ottobre 2018 al 27 gennaio, sarà allestita “Caravaggio. Oltre la tela: La mostra immersiva”, un’esperienza multimediale che grazie a tecnologie innovative permetterà al pubblico di conoscere le tappe della vita e della carriera dell’artista in modo ravvicinato.
Il progetto, diviso in 4 atti, si concentra sull’uomo Caravaggio, svelando alcuni episodi della sua biografia, e sull’approfondimento di circa 50 capolavori.
Si intitola invece “Picasso Metamorfosi” la mostra che indaga il rapporto multiforme e fecondo che il genio spagnolo ha sviluppato con il mito e l’antichità.
Ospitata a Palazzo Reale dal 18 ottobre al 17 febbraio, l’esposizione presenta circa 200 opere tra lavori di Picasso e opere d’arte antica cui il maestro si è ispirato.
MANTOVA: Chagall
La pittura onirica e fiabesca di Marc Chagall conquista il Palazzo della Ragione di Mantova, che dal 5 settembre 2018 al 13 gennaio 2019 riaprirà le sue porte al pubblico, dopo il restauro, ed esporrà 130 opere dell’artista bielorusso.
La mostra s’intitola “March Chagall come nella pittura, così nella poesia” e tra i capolavori esposti ci sarà anche il ciclo completo dei sette teleri del Teatro ebraico da camera di Mosca, per cui Chagall aveva realizzato oltre ai dipinti parietali, anche il sipario, i costumi e le scenografie.
FERRARA: Courbet
Per la prima volta dopo quasi 50 anni torna in Italia Gustave Courbet, in un appuntamento che offre la possibilità di ammirare circa 50 tele del pittore francese: è la mostra “Courbet e la natura”, in programma a Palazzo dei Diamanti dal 29 settembre al 6 gennaio.
Il percorso rivela i luoghi e i temi dell’impressionante e appassionata rappresentazione del mondo naturale realizzata nei suoi lavori dall’artista, capace di proporre uno sguardo nuovo sul mondo pur nel solco della tradizione.
BOLOGNA: Hokusai e Hiroshige
Katsushika Hokusai (1760 – 1849) e Utagawa Hiroshige (1797 – 1858), i due più grandi maestri del “Mondo Fluttuante”, saranno protagonisti al Museo Civico Archeologico: per la prima volta 270 opere verranno esposte nella mostra “Hokusai Hiroshige. Oltre l’onda. Capolavori dal Boston Museum of Fine Arts”, allestita dal 12 ottobre al 3 marzo.
Il progetto, suddiviso in 6 sezioni, parte dalle silografie di paesaggio di Hokusai e approda alla produzione ukiyoe successiva, in cui Hiroshige si è affermato come maestro della natura, evidenziando analogie e differenze.
NOVARA: i Macchiaioli e Segantini
80 opere tra dipinti e sculture, firmate da grandi autori italiani quali Boldini, De Nittis, Fattori, Segantini, Zandomeneghi approderanno al Castello di Novara protagonisti della mostra “Ottocento in collezione. Dai Macchiaioli a Segantini”.
Dal 20 ottobre al 24 febbraio, l’esposizione presenta lavori provenienti da prestigiose raccolte private, a testimonianza dell’importanza storica del fenomeno del collezionismo nello sviluppo delle arti in Italia, dall’Unità nazionale ai primi anni del ‘900.
PADOVA: Gaugin e gli Impressionisti
Da Cézanne a Degas, da Gauguin a Manet, e poi Monet, Renoir e Matisse: sono alcuni dei pittori che dal 29 settembre al 27 gennaio saranno protagonisti a Palazzo Zabarella nella mostra “Gauguin e gli Impressionisti. Capolavori dalla Collezione Ordrupgaard”.
Il progetto presenta una delle più belle raccolte europee di arte impressionista al mondo, che il museo danese ha messo a disposizione durante i lavori di rinnovo delle proprie sale: dal Canada, prima tappa del suo percorso, la mostra arriverà a Padova, poi in Svizzera e infine tornerà a in Danimarca.
TREVISO: Tiziano e Van Dyck
“Da Tiziano a Van Dyck. Il volto del ‘500” è il titolo dell’esposizione in programma a Casa dei Carraresi dal 26 settembre al 3 febbraio: attraverso 50 opere divise in 6 sezioni, il percorso offre una panoramica dal Rinascimento al Manierismo fino ai confini del Barocco.
Fonte: Ansa
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