Ovidio in mostra alle Scuderie del Quirinale, tra amori e mito


S’intitola ‘Amore, miti e e altre storie’ la mostra che le Scuderie del Quirinale dedicano al sommo poeta Ovidio, in occasione del suo bimillenario. 


La mostra, visitabile dal 17 ottobre al 20 gennaio, vuole affascinare il lettore, anzi sedurlo come Ovidio ha saputo fare, nei secoli, con la sua opera. 

L’esposizione è colta, didascalica e allo stesso tempo “complessa”, in quanto Ovidio è stato un poeta articolato, padre dei nostri miti, delle nostre fantasie e dei nostri cambiamenti. La stessa musica rock, dai Genesis a Bob Dylan, ha trovato spesso ispirazione nelle sue parole.

Autore degli “Amores” e delle “Metamorfosi”, esiliato da Augusto sul mar Nero, Ovidio viene qui raccontato attaverso un ricco percorso fatto di incontri, letture e approfondimenti.

Quello che la curatrice Francesca Ghedini ha voluto realizzare è infatti un dialogo tra arte e poesia, immagini e parole, che evidenzia connessioni e reciproci rinvii tra linguaggi diversi.

Esposte 250 opere provenienti da circa 80 musei di tutto il mondo: dal Louvre agli Uffizi, dall’Archeologico di Napoli a quello di Eretria in Grecia, dalla National Gallery di Londra alla Royal Danish Library di Copenaghen. 

Nello specifico si tratta di sculture, opere pittoriche, affreschi, rilievi funerari, volumi, vasi, gioielli ed altri oggetti ancora, resi tutti preziosi e unici a partire da capolavori come la ‘Venere pudica’ di Botticelli, o la ‘Venere callipigia’ dell’Archeologico di Napoli, e ancora raffigurazioni dei miti ovidiani realizzate da Cellini, Tintoretto, Ribera, Poussin, Batoni.

Il percorso inizia con il racconto della vita del poeta di Sulmona e dal suo rapporto difficile con l’imperatore Augusto, per poi proseguire con la narrazione dei temi al centro dei suoi scritti: dalla prospettiva dello sguardo sul mondo femminile, come le celebri le tecniche di seduzione illustrate nell’ “Ars Amatoria”, alla contrapposizione tra la dignitosa severità degli dèi ufficiali del principato con le vivaci e sensuali figure che animano i versi delle “Metamorfosi”. 

Nucleo centrale della mostra sono infatti le “Metamorfosi”, celebrate nella loro straordinaria capacità di evocare immagini attraverso le parole. Come un grande gioco di specchi, di rimandi continui tra miti narrati e raffigurati attraverso stucchi ed affreschi di area vesuviana, gemme, sculture e rilievi funerari.

Manufatti che riproducono le storie di fanciulle rapite e abbandonate (come Arianna e Proserpina), di giovani dai tragici destini (tra cui Meleagro e Icaro) o di tormentate vicende amorose che si concludono con una trasformazione, la più celebre quella di Ermafrodito, immortalato per sempre nella celeberrima statua d’età romana proveniente da Palazzo Massimo.

“Abbiamo letto Ovidio con l’occhio dello storico dell’arte”- ha spiegato la curatrice Francesca Ghedini – “perché le immagini sono dentro le sue descrizioni, le sue parole”.

Un lavoro abbracciato e promosso dalle Scuderie del Quirinale, puntualizza Mario De Simoni, presidente e amministratore delegato di Ales, “perché era un dovere rendere omaggio al bimillenario e farlo non in modo inutilmente celebrativo, ma per raccontare il poeta che meglio di ogni altro ha dato voce ai momenti di crisi”.

“E farlo con immagine e parola” – ha aggiunto il direttore delle Scuderie Matteo Lanfranconi – “mettendo insieme arte antica e contemporanea”. Che poi saranno anche al centro di una serie di incontri, conferenze e laboratori che affiancheranno la mostra.

In “Ovidio, Amori, miti e altre storie”, non si racconta dunque soltanto il poeta, ma si cerca di farlo rivivere al visitatore attraverso l’emozione. 

 

Informazioni utili:

“Ovidio. Amori, miti e altre storie”

Scuderie del Quirinale, via XXIV Maggio n° 16, Roma

Dal 17 ottobre 2018 al 20 gennaio 2019

Orari: dom – gio dalle 10.00 alle 20.00; ven e sab dalle 10.00 alle 22.30

Biglietti: Intero € 15,00 (comprensivo di audioguida) – Ridotto € 13,00

Ulteriori informazioni al sito: www.scuderiequirinale.it

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