Uno scrigno di affreschi si aprirà nel cuore della reggia medicea di Palazzo Pitti a Firenze.
La sala di Bona, anticamera della celebre Sala Bianca (o degli Stucchi) dove i Medici ricevevano i più illustri ospiti, interamente pitturata e decorata nel ‘600 dal pittore Bernardino Poccetti, allievo del Ghirlandaio, dopo essere stata chiusa per molti anni è tornata disponibile al pubblico.
I grandi affreschi, in particolare i murali principali, che rappresentano la presa della città di Bona in Tunisia da parte dei cavalieri di Santo Stefano nel 1607 e la battaglia di Nikopoli tra impero ottomano e forze francesi e ungheresi nel 1396, hanno perso il loro colore originale e si sono pieni di ‘microfratture’ sulla superficie.
Ma torneranno come nuovi, grazie al restauro dell’Opificio delle pietre dure che verrà finanziato con oltre 1 milione di dollari dalla mecenate americana Veronica Atkins, esponente dei Friends of the Uffizi.
E’ la più consistente donazione individuale mai elargita agli Uffizi. Per il restauro ci vorranno 2 anni.
Fonte: Ansa
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