Milano: al Mudec le opere di Banksy


Milano. “The Art of Banksy. A visual protest” è la mostra dedicata al celebre street artist che si tiene al MUDEC dal 21 novembre 2018, è un progetto espositivo curato da Gianni Mercurio, che raccoglierà circa 80 lavori tra dipinti, sculture, prints dell’artista inglese, corredati di oggetti, fotografie e video, che racconteranno attraverso uno sguardo retrospettivo l’opera e il pensiero di Banksy.


Un percorso a suo modo accademico e insolito, ma coerente con la mission di un museo come il MUDEC, ovvero quella di fornire a ogni fascia di pubblico le chiavi di lettura per comprendere (e apprezzare) le culture del mondo e i grandi temi della contemporaneità attraverso tutte le arti visive, performative e sonore. In linea con i principi di fruizione delle opere dell’artista non sono presenti in mostra suoi lavori sottratti illegittimamente da spazi pubblici, ma solo opere di collezionisti privati di provenienza certificata.

Si illustrano i “movimenti” che hanno utilizzato una forma di protesta visiva attraverso la fusione di parole e immagini e con un’attitudine all’azione, a cui Banksy fa riferimento esplicitamente per modalità espressive: dal movimento situazionista degli anni ’50 e ’60, con il quale Banksy condivide l’attitudine sperimentale e l’attenzione sulle realtà urbane, alle forme di comunicazione ideate e praticate dall’Atelier Populaire, il collettivo di studenti che nel maggio del 1968 diffuse attraverso centinaia di manifesti i temi della protesta sui muri di Parigi; fino ad arrivare ai lavori dei writers e dei graffitisti di New York degli anni ’70 e ’80, multiculturali e illegali per vocazione e dal forte senso di appartenenza comunitaria. Come gli street artists della sua generazione Banksy accentua il contenuto dei messaggi politici e sociali in maniera esplicita, spostando il messaggio dalla forma al contenuto.

Questi aspetti emergeranno come fondanti dell’arte di Banksy nel corpus di opere presentate in mostra, che saranno suddivise per generi e temi , come ad esempio l’idea e la pratica della serialità e della riproducibilità dei lavori riferiti a Warhol (tra i quali i ritratti di Kate Moss o le serie “Tesco”, in cui utilizza il marchio della grande catena di distribuzione britannica alla maniera di Campbell’s Soup) o del détournement, in cui Banksy interviene su copie di opere esistenti e spesso universalmente conosciute, con l’inserimento però di alcuni elementi stranianti che ne modificano il significato.

Attraverso la lettura dei lavori saranno quindi illustrate le strategie, il senso e gli obiettivi dei suoi messaggi e la sua cifra stilistica , data dalla tecnica dello stencil, affinata da Banksy con il duplice scopo di poter eseguire i lavori illegali con una notevole velocità e allo stesso tempo renderli più elaborati.
Una speciale sezione video racconterà al pubblico i murales che Banksy ha realizzato in diversi luoghi del mondo, tuttora esistenti o scomparsi, evidenziando così quanto il Genius loci sia un aspetto fondamentale nel suo lavoro: molti lavori nascono infatti anche semplicemente in funzione dei e per i luoghi in cui sono realizzati.

Informazioni:

The Art of Banksy. A visual protest

Milano, Mudec Museo delle Culture – via Tortona 56

Dal 21 novembre al 14 Aprile 2019

Orari: 
lunedì 14.30 – 19.30 
martedì – mercoledì – venerdì – domenica 9.30 – 19.30 
giovedì – sabato 9.30 – 22.30
La biglietteria chiude un’ora prima (ultimo ingresso)

APERTURE O CHIUSURE STRAORDINARIE
Venerdì 7 dicembre (Sant’Ambrogio), 9.30 – 19.30
Sabato 8 dicembre (Immacolata), 9.30 – 22.30
Lunedì 24 dicembre (Vigilia di Natale), 9.30 – 14.00
Martedì 25 dicembre (Natale), 14.30 – 19.30
Mercoledì 26 dicembre (Santo Stefano), 9.30 – 19.30
Lunedì 31 dicembre (San Silvestro), 9.30 – 14.00
Martedì 1 gennaio (Capodanno), 14.30 – 19.30
Domenica 6 gennaio (Epifania), 9.30 – 19.30

Sito: www.mudec.it

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