A Muscat nel 2020 il Rigoletto a firma di Zeffirelli


Roma. La Royal Opera House Muscat ha presentato ieri, martedì 6 novembre a Roma il nuovo progetto di RIGOLETTO a firma del Maestro Franco Zeffirelli, che in scena nella capitale omanita a Settembre 2020.


La produzione del capolavoro di Giuseppe Verdi, che inaugura la stagione 2020 – 2021, celebra il decennale delle stagioni della ROHM e il 50° anniversario dell’Oman.

Annoverato tra i più bei teatri del mondo, La Royal Opera House Muscat, è un complesso di straordinario fascino per la felice combinazione di gusto e stile omanita e di segno architettonico contemporaneo. Sintesi emblematica di tradizione e modernità, la stessa che contraddistingue il Paese.

Nel corso della conferenza stampa, tenutasi presso la casa del Maestro Zeffirelli, è stata illustrata nel dettaglio la nuova produzione commissionata dalla Royal Opera House Muscat.

Una produzione il cui allestimento è realizzato in collaborazione con Fondazione Arena di Verona per le scenografie, Fondazione Teatro dell’Opera di Roma per i costumi e in partnership con la Fondazione Franco Zeffirelli. Al progetto aderiscono in qualità di coproduttori il Teatro Nazionale dell’Opera della Lituania e il Teatro Nazionale Croato di Zagabria.

Ad aprire la conferenza stampa, alla quale ha assistito anche lo stesso Maestro Zeffirelli, è stata S.E. Rawya Saud Al Busaidi, Ministro dell’Alta Educazione dell’Oman e Presidente del Consiglio di Amministrazione della Royal Opera House Muscat.

La ministra, dopo avere espresso la propria soddisfazione per il felice esito delle prestazioni artistiche delle numerose Fondazioni Lirico-Sinfoniche italiane che si sono esibite finora a Muscat, si è soffermata in particolare su quello che ha significato in questi anni laRoyal Opera House. Un’istituzione culturale che si è guadagnata un ruolo di primissimo piano in ambito internazionale come promotore di collaborazioni e iniziative sempre più importanti e prestigiose.

Una realtà istituzionale dal forte valore iconico, simbolo dell’identità culturale. Un’attività multidisciplinare che evidenzia una straordinaria volontà di aprirsi al mondo ed essere fermento culturale di unione e pace tra i popoli anche grazie al linguaggio universale della musica, considerato l’ampio spettro di generi che contraddistingue la programmazione.Produrre il Rigoletto del Maestro Zeffirelli, nell’anno più importante della storia dell’Oman, sono sicura innescherà ulteriori ampie ricadute in termini di turismo culturale internazionale. Una prospettiva che, considerato anche il fascino così forte che il Paese già esercita sui viaggiatori contemporanei, ci spinge a farne sempre di più una destinazione culturale d’eccellenza e un’oasi di cultura e incontro in Medio Oriente.

Era sempre stato il suo sogno nel cassetto” – ha rivelato Pippo Corsi Zeffirelli, Vicepresidente dellaFondazione Franco Zeffirelli – “Rigoletto è un’opera le cui potenzialità hanno sempre molto intrigato il Maestro e alla quale, in alcuni momenti della sua carriera, in un lontano passato, si era avvicinato senza mai portare fino in fondo il progetto.Poi, un anno fa ha cominciato insieme al suo storico assistente alla regia Stefano Trespidi, a concentrarsi sul Rigoletto per l’Oman. Abbiamo raccolto, e stiamo tuttora raccogliendo tanto materiale intorno a questo titolo. Idee, schizzi, appunti e precisi piani di lavoro. Da questo lavoro ne emerge un quadro registico del tutto in linea ed omogeneo, nel quale il Maestro si è avvicinato in più riprese offrendo una lettura molto coerente con le profonde contraddizioni interiori del protagonista“.

Info: www.rohmuscat.org.om/en

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