A fine ottobre il Louvre Abu Dhabi espone nuove acquisizioni e i nuovi prestiti


Tra i nuovi arrivi al Louvre Abu Dhabi  una grandiosa scultura medievale dalla Cina, un rarissimo tappeto egiziano di epoca Mamelucca, una spettacolare armatura di cavallo Ottomana del tardo XV secolo, e quattro straordinari arazzi dalla manifattura reale francese raffiguranti La Caccia di Massimiliano, il duca asburgico di Brabante (1482-1494).


Un riallestimento delle sezioni di arte moderna e contemporanea porta nuovi prestiti che includeranno Vincent Van Gogh, Claude Monet, Francis Picabia, Henri Matisse e Man Ray.

Alla fine di questo mese, il Louvre Abu Dhabi svela 11 nuove acquisizioni nelle sue gallerie permanenti e 40 nuovi prestiti durante l’anno, che includeranno capolavori antichi, moderni e contemporanei da tutto il mondo. Le nuove acquisizioni si aggiungeranno ai 657 opere d’arte in mostra nella collezione permanente del Louvre Abu Dhabi.

Le nuove acquisizioni del Louvre Abu Dhabi facenti parte della collezione permanente includono:

  • una monumentale scultura buddista di Avalokiteshvara, alta 175cm, proveniente dalla Cina (XI-XII sec.), raffigurante Guanyin, la divinità della Compassione, realizzata nelle classiche sembianze della tradizione Buddista dalla dinastia Song (960-1279);
  • quattro arazzi raffiguranti La Caccia di Massimiliano da un disegno originale di Bernard van Orley (1665-1674) che fanno parte di serie di arazzi attualmente nelle collezioni del Musée du Louvre, raffiguranti le scene di caccia dell’Arciduca Massimiliano, il duca asburgico di Brabante, commissionati dalla corte degli Asburgo. La nuova acquisizione rappresenta la caccia a settembre;
  • un’Armatura di Samurai Giapponese (XVIII sec.) recante gli stemmi del Quarto Signore Nabeshima, signore feudale di Saga in Hinzen, un capolavoro del famoso realizzatore d’armature Miyata Katsusada (1707-1730);
  • un raro Elmetto Conico dalla Mongolia o Cina (XIII – XIV sec.), parte di un’armatura medievale che riproduce un elmetto a forma di turbante;
    una Brocca a forma di Testa di Fenice della tarda dinastia Tang, dalla Cina (VIII sec.) in terracotta bianca con smalto tricolore;
  • un Coltello di Cristallo di Roccia con un pappagallo gioiello (circa XVII sec.), un coltello cerimoniale che è più un articolo di gioielleria che un’arma.
    un Pugnale Katar gioiello dall’India (XVIII sec.) intarsiato con 481 rubini e quasi un centinaio di smeraldi, un’arma indossata a corte come simbolo di ricchezza e potere.
     

Dalla regione, le acquisizioni includono:

  • un raro Albarello decorato con fiori di giglio dalla Siria o Egitto (XIV – XV sec.), usato per medicine o profumi appartenenti a un gruppo di ceramiche siriano-egiziane di epoca Mamelucca influenzate dalle ceramiche della dinastia cinese Yuan (1268-1644);
  •  Un Three Medallion Mamluk Carpet dall’Egitto (tardo XV sec), il cui nome è dovuto alla caratteristica della decorazione del pezzo, è un eccezionale e raro esempio di lavorazione alla corte del Cairo, realizzato nello stile della tipica decorazione moresca visibile negli stucchi o nelle sculture in legno di quel periodo;
  • una rara Armatura da Cavallo Ottomana (XV-XVI sec.) recante lo stemma di Santa Irene dell’arsenale imperiale ottomano a Istanbul, uno dei meno delle venti armature di cavallo ottomane conosciute fino ad oggi;
    e una Ciotola Mamelucca dall’Egitto o dalla Siria (tardo XIII o primo XIV sec.), un esempio di antica lavorazione del metallo che fiorì sotto i Mamelucchi, in un periodo in cui fu sviluppata la tradizione dell’intarsio, uno dei gioielli delle arti dell’Islam, commissionata da Ahmad ibn al-Jundi al-Tarrab, un alto ufficiale mamelucco sotto il sultanato di al-Malik al-nasir Muhammad ibn Qala’un (1299-1340).
     

Nuovi capolavori provenienti dalle istituzioni culturali regionali del Louvre Abu Dhabi e 13 musei partner francesi si uniscono ai 300 prestiti esposti nella collezione permanente del Louvre Abu Dhabi.

Una grande rivisitazione delle gallerie permanenti definitive porta opere di maestri moderni e contemporanei, tra cui: Donna che fuma il tabacco di Emile Bernard (1900), La Sala da Ballo ad Arles di Vincent van Gogh (1888) e Madame Louis Joachim Gaudibert di Claude Monet (1868) dal Musée d’Orsay; Domatore di Animali di Francis Picabia (1923), Il Suicidio di Man Ray (1926) e Il Lettore su Fondo Nerodi Henri Matisse (1939) del Musée National d’Art Moderne – Centre Pompidou. Nuovi prestiti includono anche il Ritratto a Figura Intera di Mehmet Said Pasha, Principe di Rumelia di Joseph Aved (1742) dallo Château de Versailles e il Globo Celeste Arabo di Dje (m) al-ed-din Mohammed ibn Mohammed el Hachimi el-Mecki (1573) da La Mecca in prestito dalla Bibliothèque nationale de France. I prestiti delle istituzioni regionali includono Cabra di Jean-Michel Basquiat (1981-82) dalla collezione del Guggenheim di Abu Dhabi.

Il Children’s Museum del Louvre Abu Dhabi vedrà due nuovi prestiti dal Musée du Louvre: una Mummia di Gatto Egiziano(periodo tardo) e un Askos (vaso) a Forma di Anatra (IV – I sec. A. C). I prestiti sono esposti come parte della nuova mostraAnimals: Between Real and Imaginary del Children’s Museum fino al luglio 2019. La mostra esplora come gli animali sono stati rappresentati attraverso la storia dell’arte in molte epoche e regioni.

Molti dei prestiti eccezionali del museo rimangono in mostra, compresi capolavori iconici come La Belle Ferronière di Leonardo da Vinci e La Donna con Specchio di Tiziano del Musée du Louvre; Ritratto della madre dell’artista di James Abbot McNeill Whistler del Musée d’Orsay, un Buddha ornato dalla Cambogia del Musée National Des Arts Asiatiques – Guimet, una Maschera Antropomorfa proveniente dal Messico dal Musée du quai Branly-Jacques Chirac e L’Apollo Belvedere di Francesco Primaticcio dallo Château de Fontainebleau.

Le nuove mostre nelle gallerie permanenti del Louvre di Abu Dhabi sono svelate in vista delle celebrazioni del primo anniversario del museo, che includeranno un simposio di due giorni, Worlds in a Museum, che riunirà i leader dell’industria globale per discutere il futuro della museografia contemporanea in un contesto mondiale globalizzato.

Le gallerie permanenti del museo sono completate dal programma in corso di mostre, tra cui Japanese Connections: The Birth of Modern Décor (fino al 24 novembre 2018), che ripercorre l’influenza dell’iconica estetica giapponese Ukiyo-e sugli artisti francesi e l’arredamento moderno francese, attraverso una presentazione di 59 stampe, dipinti e pannelli tra cui le opere del gruppo francese, i Nabis e cinque maestri giapponesi Ukiyo-e del XIX e XX secolo.

Per la sua seconda mostra della stagione, il Louvre Abu Dhabi presenta un’edizione speciale della mostra itinerante Roads of Arabia: Archaeological Treasures of Saudi Arabia, a cura di Jamal S. Omar, Vicepresidente del Dipartimento di Antichità e Musei della Commissione saudita per il turismo e il patrimonio nazionale, Dr. Souraya Noujaim, Direttore della direzione scientifica, curatoriale e delle collezioni e Noëmi Daucé, Capo curatore per l’archeologia al Louvre Abu Dhabi.

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